Continua la battaglia dei Sindaci dell’agrigentino per l’acqua pubblica

Continua la battaglia dei Sindaci della provincia di Agrigento per l’acqua pubblica. Dopo la manifestazione della settimana scorsa, ieri una delegazione di Sindaci è andata all’Ars, per chiedere l’approvazione del disegno di legge che, tra l’altro, sancirebbe la ripubblicizzazione del servizio idrico così come vorrebbero coloro i quali hanno partecipato al referendum e così come vorrebbe la legge 2 del 2013.

Dopo incontri tra loro e con i vertici regionali, manifestazioni di piazza, il rifiuto di consegnare le reti idriche, sedute dei Consigli comunali per concordare l’eventuale “respingimento” dei commissari inviati dalla Regione dopo la diffida a consegnare gli impianti, l’impegno prosegue adesso con una campagna di sensibilizzazione in rete.

Per il deputato del Pd Giovanni Panepinto, sindaco di uno dei comuni non consegnatari e tra i fautori delle iniziative per il ritorno alla gestione pubblica, si è trattato di far sentire “un grido del territorio”.

La presenza dei sindaci della provincia di Agrigento che simbolicamente hanno indossato la fascia tricolore all’interno dell’aula dell’Ars è la dimostrazione di un grido che si alza a gran voce dai territori siciliani per chiedere il completamento della riforma del servizio idrico. Il presidente dell’Ars, Ardizzone, ha assicurato l’impegno per l’approvazione del ddl in tempi brevi. Siamo sicuri che a questo punto il Governo si renderà conto del’importanza di portare avanti il ddl già in commissione,  – continua il parlamentare  – e che il presidente Crocetta e l’assessore all’Energia rispetteranno gli impegni assunti con i siciliani“.

Intanto partirà la  campagna di sensibilizzazione in rete, e il 25 marzo prossimo, alle 14.30 in piazza del Parlamento a Palermo, si riuniranno Amministrazioni, Consigli e cittadini provenienti da ogni parte della Sicilia.

“Il prossimo 25 marzo saremo a Palermo, in piazza Parlamento, assieme ai consiglieri comunali, per ribadire la nostra ferma opposizione alle gestione privata dell’acqua”.

Lo annunciano i sindaci di Sant’Angelo Muxaro e S. Elisabetta, Lorenzo Alfano e Mimmo Gueli, al termine della trasferta, nel segno della protesta contro il silenzio della Regione, andata in scena ieri sera nel capoluogo siciliano che ha visto protagonisti gli amministratori di una trentina di Comuni dell’Agrigentino impegnati nella battaglia a favore del servizio pubblico delle risorse idriche.

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“Siamo stati tutti ricevuti dal Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana – spiegano Alfano e Gueli – a cui abbiamo rappresentato le nostre sacrosante ragioni che poi non sono altro che quelle rassegnateci dalle comunità che amministriamo. Ardizzone ci ha assicurato l’impegno per l’esame del disegno di legge in tempi rapidi e ci ha prestato attenzione anche sulla richiesta che nell’immediato si scongiuri il paventato rischio di consegnare gli impianti idrici alla società privata, dal momento che c’è una diffida che incombe sugli Enti, come i nostri, che gestiscono ancora, e per fortuna, il servizio in proprio. Noi comunque non molliamo e non molleremo. C’è un gruppo di sindaci unito e deciso ad andare avanti fino in fondo a salvaguardia di questo prezioso bene comune nell’interesse delle popolazioni. Anche perché è emblematica la situazione che si sta vivendo attualmente, sappiamo tutti come stanno andando le cose nella nostra provincia. Tant’è che i sindaci dei Comuni che hanno già consegnato le reti, parecchi dei quali presenti con noi ieri sera a Palermo, si stanno ora attivando per provare a tornarne in possesso, dopo avere constatato che a fronte di un servizio non certo impeccabile ed efficiente i cittadini ricevono bollette salate. Finito l’incontro con il Presidente Ardizzone – concludono i sindaci di Sant’Angelo Muxaro e Santa Elisabetta – ci siamo trasferiti in gruppo a Sala d’Ercole, dove erano in corso i lavori d’aula. Lì, in modo pacifico e democratico, abbiamo tutti indossato simbolicamente la fascia tricolore, dichiarando così apertamente la nostra presenza all’interno dell’Ars in modo da sensibilizzare su questa delicata materia il Governo Crocetta e i Parlamentari, i quali saranno chiamati, auspichiamo noi in tempi brevi, ad esprimersi e a varare una legge di riforma che restituisca il servizio idrico in mano pubblica e metta così fine a questa querelle prima che sia troppo tardi, tenuto conto di quanto previsto nello specifico dal Decreto “Sblocca Italia”.

GIRGENTI ACQUE.  La Girgenti Acque fa appello all’Inter.Co.Pa. e a tutte le associazioni ed i comitati di protesta che si sono adoperati ad organizzare la manifestazione di sabato 07 marzo 2015 per un civile e costruttivo confronto sulle problematiche del servizio idrico.
L’invito è rivolto a chi, con animo propositivo, nell’interesse generale degli utenti, vuole collaborare per fare chiarezza sulla situazione del servizio idrico integrato nelle provincia di Agrigento.
La Girgenti Acque sarà lieta di fornire ogni possibile chiarimento ed a recepire tutti i suggerimenti volti al miglioramento del servizio e del rapporto con gli utenti.
Al fine di potere organizzare l’incontro facendo riferimento al Direttore Generale al numero 335-5642202 o all’indirizzo e-mail  segreteriagenerale@girgentiacque.com  oppure ai recapiti tel. 0922-441539 e fax 0922-441877.