Contraffazione farmaceutica, un mercato da 50 miliardi l'anno

“Il mercato dei farmaci contraffatti vale 50 miliardi di euro l’anno”: con questo dato il Gen. Cosimo Piccinno, Comandante dei NAS, ha aperto i lavori del Convegno Nazionale su “Lotta alla contrattazione e appropriatezza farmaceutica”, in corso fino a domani ad Agrigento. Il Comandante dei NAS ha poi illustrato la differenziazione regionale del mercato dei medicinali contraffatti: “il 30-50% del mercato totale in Africa, l’1% in Europa e lo 0,1% in Italia”. Una stima, quella italiana, destinata a crescere “a causa dell’importazione di principi attivi da altri paesi. Dal 2012 ad oggi i NAS hanno sequestrato 7,5 tonnellate di materie prime farmacologicamente attive provenienti illegalmente da Giappone, Cina, India, Messico e Taiwan, per un valore di 2 milioni di euro”. Piccinno ha concluso il suo intervento proponendo di istituire una giornata di informazione nelle scuole per sensibilizzare i giovani sui temi della sicurezza farmaceutica e alimentare.

Una proposta accolta con favore dal senatore Andrea Mandelli, presidente Fofi: “In Italia il fenomeno della contraffazione è sotto controllo, ma è necessario non abbassare la guardia. L’informazione è lo strumento più importante per combattere il fenomeno”. Il Presidente della Fofi ha poi ricordato uno studio presentato da una casa farmaceutica secondo cui “le organizzazioni criminali per ogni 1000 dollari investiti, ne guadagnano 20 mila nel mercato dell’eroina e ben 400 mila in quello dei medicinali contraffatti”.
Una stima confermata da Simona Vicari, sottosegretario di Stato al Ministero dello Sviluppo Economico: “Il traffico dei farmaci contraffatti ha superato quello della cocaina. Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), i farmaci contraffatti rappresentano a livello mondiale circa il 10 per cento del totale e riguardano sia farmaci generici che di marca, coinvolge sia paesi in via di sviluppo che paesi industrializzati e sono causa di centinaia di migliaia di decessi all’anno. La rete di distribuzione farmaceutica italiana – ha aggiunto – è considerata, nel panorama internazionale, tra le più sicure. Sia per il sistema di tracciabilità del farmaco e dei bollini ottici “letti” ad ogni passaggio della catena distributiva, sia per la presenza capillare di farmacie e di punti vendita autorizzati sul territorio, che limitano il ricorso all’e-commerce solo ad alcune tipologie ben definite di medicinali”.
Internet, infatti, è il canale maggiormente utilizzato (95% secondo i dati NAS presentati dal Comandante Piccinno) per il mercato dei farmaci illegali. Sui rischi per la salute dell’utilizzo di questi farmaci si è infine soffermata Maria Cristina Gaudiano, Dipartimento del farmaco, Istituto Superiore di Sanità: “nei medicinali contraffatti, non essendo prodotti secondo le norme, il principio attivo può non essere presente, può essere diverso o di qualità scadente. I maggiori pericoli sono l’inefficacia, a causa della mancanza o del sottodosaggio del principio attivo, la tossicità, a causa di sostanze dannose, o, in casi di sovradosaggio, reazioni avverse che possono condurre alla morte, caso che per fortuna non si è mai verificato in Italia”. I farmaci contraffatti maggiormente presenti su internet e venduti in Italia, è emerso dai lavori, sono i life style products, psicofarmaci e molecole per la disfunzione erettile, ma ultimamente – è l’allarme lanciato dai relatori – anche antitumorali.
Il convegno, che si svolge al Dioscuri Bay Palace, è stato organizzato dall’Ordine Provinciale dei Farmacisti e dalla locale Associazione dei Titolari di Farmacia, Atifar-Federfarma Agrigento, e fa parte di un programma di cooperazione definito dall’Agenzia Italiana del Farmaco.