Contributi ex tabella H in Sicilia. Ecco come fare domanda

Sta per arrivare il bando tanto atteso da centinaia di associazioni ed enti di varia natura in Sicilia. E’ il bando per i contributi della Regione, che sostituisce, dopo mille polemiche, l’ ex tabella H. Il bando doveva essere pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale, ma non è stato possibile. La Giunta Crocetta lo ha approvato solo martedì, troppo tardi. Appuntamento a venerdì prossimo. Ma siamo in grado di vedere da vicino quali sono le principali novità per accedere ai contributi. Le cose da fare sono tante, e in fretta, per accedere al «lsostegno economico ai sensi della legge regionale 11 del 2010».
Ci sono fondi per 6,5 milioni per enti, associazioni e fondazioni. Prima venivano elargiti per indicazione di questo o quel deputato, adesso si cerca di essere obiettivi. E per questo che la Giunta Crocetta si è inventata un sistema a punti. Ci sono 100 punti che si assegnano in base ad esperienza, qualità dei progetti ed altro. Chi arriva a 70, passa. Gli altri, sono fuori.

Entro 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta, cioè entro il 6 Ottobre, gli enti che aspirano a ricevere i contributi dovranno presentare la documentazione. Attenzione, per chi opera nell’area del sociale e della solidarietà il termine è di soli 15 giorni. Nella domanda il legale rappresentante richiedente dovrà inserire una relazione dettagliata sulla struttura dell’ente, il numero del personale attivo, i curricula degli operatori, del personale e dei componenti degli organi amministrativi, e un elenco dettagliato di tutte le spese di gestione dell’ultimo triennio. Inoltre servirà un elenco delle entrate (compresi i finanziamenti che dovranno essere specificati per ente erogatore e per finalità connessa ai fondi ricevuti) sempre degli ultimi 3 anni, i bilanci consuntivi del precedente triennio, una relazione dettagliata sull’attività da svolgere, e una dichiarazione di inesistenza di incompatibilità e di conflitti d’interesse.

Secondo l’assessore al Lavoro e ai sevizi sociali Ester Bonafede, “saranno privilegiati gli enti che si occupano di disabilità e le maglie per l’attribuzione dei fondi saranno più strette, puntiamo ora su una qualità della spesa per questo daremo importanza ai curricula degli operatori e dei dipendenti e alla storicità degli enti”. Ma il capitolo ex tabella H non è chiuso, perché si attendono altri dieci milioni di euro che dovrebbero arrivare con una variazione del bilancio, come già deliberato dall’Ars prima della pausa estiva.

I plichi, da consegnare con raccomandata a/r o brevi manu a uno dei 9 dipartimenti regionali competenti per materia, dovranno recare sulla busta l’indicazione dell’area d’interesse (se ne può scegliere una sola) e della legge di riferimento, pena la perdita della priorità di valutazione. Saranno prima esaminati da specifiche commissioni all’interno di ogni dipartimento per valutare la congruità della spesa e la valenza sociale del progetto Questi organismi quindi stileranno un calcolo delle risorse e del personale necessario per realizzare i progetti, e successivamente attribuiranno i punteggi: da 10 a 30 punti per la relazione sull’organizzazione dell’ente; da 10 a 40 punti per l’impatto sociale e culturale dell’attività sul territorio; da 10 a 30 punti per la relazione sull’attività da svolgere col finanziamento. A parità di punteggio si premia l’ente che svolge da più tempo l’attività oggetto della domanda, e sono esclusi dal contributo gli enti pubblici, le organizzazioni che dipendono da questi ultimi (salvo appositi avvisi speciali) e quelli che operano in convenzione con la Regione o con strutture sanitarie pubbliche, se la domanda riguarda l’attività oggetto della convenzione.