Coronavirus, Lombardia e Sardegna zona arancione da domani: ecco cosa cambia

Lombardia e Sardegna zona arancione da domani. Da quanto si apprende il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia, sta per firmare due nuove ordinanze che andranno in vigore a partire da domenica 24 gennaio. Le due regioni passeranno quindi alla fascia intermedia di rischio Covid. Per la Lombardia il passaggio da zona rossa ad arancione avviene dopo la relazione che l’Istituto Superiore di Sanità ha fornito alla cabina di regia sul ‘caso’ alla luce dei nuovi dati comunicati.

Lombardia zona arancione

La Lombardia va verso la zona arancione, con regole e restrizioni che saranno quindi meno rigide rispetto a quelle attuali. La Regione attualmente in zona rossa dovrebbe passare alla fascia intermedia di rischio Covid già domenica. Queste, dagli spostamenti alla scuola fino a ristoranti e bar, le regole per la zona arancione:

Spostamenti

– Vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità. Raccomandazione di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all’interno del proprio Comune. Saranno comunque consentiti gli spostamenti dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

Bar e ristoranti

– Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto per i bar è consentito fino alle ore 18. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno. Chiusura di musei e mostre.

Scuola e trasporti

– Didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori; didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori.

– Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico. Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.

Sport, cinema e teatri

– Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema. Restano aperti i centri sportivi.

La posizione dell’Iss

“La Regione Lombardia, nella settimana corrente, ha modificato i dati relativi alla settimana precedente il 22 gennaio. La modifica ha riguardato in particolare il numero di pazienti sintomatici con infezione confermata sui quali si basa il calcolo dell’Rt. Questa variazione ha comportato la modifica della stima di Rt della settimana precedente”.

L’Iss precisa anche di essere “un organo tecnico scientifico che lavora con i dati inviati dalle Regioni e Province autonome e ripetutamente validati dalle stesse. Questo avviene da 37 settimane regolarmente con tutte le Regioni e Province autonome”.

“I dati della sorveglianza epidemiologica Covid-19 forniti dalla Regione Lombardia il 20 gennaio cambiano il numero di soggetti sintomatici notificati dalla stessa Regione. Pertanto, una rivalutazione del monitoraggio si rende necessaria alla luce della rettifica fornita dalla Regione Lombardia”.

“Per la settimana di monitoraggio 4-10 gennaio 2020 in Lombardia sulla base dei dati forniti il 13 gennaio 2021, rettificati solo per la parte relativa alla sorveglianza epidemiologica il giorno 20 gennaio – si legge – la regione mantiene la classificazione di rischio alto, ma in presenza di uno scenario di trasmissione compatibile con uno scenario 1”. A cambiare, infatti, non è il rischio di trasmissione dell’epidemia, ma il valore Rt, che viene calcolato sulla base dei casi sintomatici di Covid-19. In base all’integrazione dei dati fornita il 20, l’indice Rt in Lombardia è inferiore a 1.