Corruzione e immigrazione in Sicilia, seconda parte dell'operazione "Golden Circus"

Corruzione e immigrazione. Altri arresti, oggi, in Sicilia, nell’ambito dell’operazione “Golden Circus” che lo scorso 10 novembre aveva tratto in arresto 40 persone in tutta Italia. La polizia di Stato ha arrestato altre 14 persone per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Si tratta di un’indagine prosieguo dell’operazione “Golden Circus” che aveva portato in carcere 36 persone coinvolte in un’organizzazione che utilizzava i circhi per regolarizzare decine di clandestini truffando sui documenti. In questa nuova tranche è finita agli arresti anche un’altra dipendente regionale dell’Ufficio speciale lavoratori extracomunitari dello spettacolo. Tra gli arrestati c’è anche un commercialista trapanese: Salvatore D’Antona di 45 anni, si trova agli arresti domiciliari da stamattina.

Sono 14 le persone arrestate nell’ambito della seconda trance dell’operazione “Golden Circus”, della squadra mobile di Palermo, con la quale è stata sgominata un’organizzazione dedita all’immigrazione clandestina.
Si tratta di: Guglielmo Allemano, che sarebbe uno stretto collaboratore dei vertici dell’associazione, nonchè uno degli ideatori del sistema che consentiva di regolarizzare in modo illecito gli immigrati clandestini. Salvatore D’Antona, commercialista di Trapani, avrebbe collaborato con l’associazione in qualità di consulente contabile creando, in provincia di Trapani, ulteriori ragioni commerciali di alcune delle imprese circensi coinvolte. Gaetano Pappalardo, commercialista a Salerno, avrebbe prestato la propria attività professionale quale intermediario in favore dei vertici. Anna Maria Cristina Mantione, dipendente dell’Assessorato, regionale alla Famiglia pur non essendo inserita nell’associazione, risulterebbe responsabile del reato di favoreggiamento reale, per la sua collaborazione con Vito Gambino altro dipendente arrestato nella prima operazione del 10 novembre. Giuseppe Bivona titolare di una struttura ricettiva di Agrigento, avrebbe permesso a diversi impresari circensi di eleggere la sede legale presso la sua attività commerciale. Mohammed Sajedul Islam, Mohammed Bilal, Prem Singh, già sottoposti a fermo ed ora colpiti da provvedimento di custodia cautelare in carcere.
Enis Franchetti, Alberto Vassallo, Yesenia Mantarro, Marco Contino, Davide Canestrelli, Jagvinder Singh, invece, già in precedenza indagati ed ora sottoposti agli arresti domiciliari.
Dalla Questura precisano che il nome dell’operazione è di fantasia e nulla a che fare con l’omonimo ‘Festival internazionale di Roma Capitale – Golden Circus’.