Liberi Consorzi sull’orlo del dissesto

Una bocciatura su tutta la linea e un preciso atto d’accusa al governo regionale sulla riforma delle province. La sezione di controllo della Corte dei conti, presieduta da Maurizio Graffeo, in occasione della seduta della Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale, ha redatto un documento in cui spiega dettagliatamente la riforma o mancata riforma.

Per i magistrati contabili sarebbero due le cause del flop.  Da un parte lo Stato centrale con i suoi tagli (“contributo alla finanza pubblica”), dall’altro – come si legge nel documento – “le difficoltà istituzionali nel portare a termine il disegno istituzionale di riforma regionale determinano un indebito procrastinarsi della fase transitoria, in cui i liberi Consorzi, ancora retti da Commissari straordinari, continuano ad esercitare le funzioni attribuite alle ex province regionali”.

Insomma una situazione che generato il caos con tagli e paralisi e con il default degli enti. Prima Siracusa e Ragusa adesso anche Trapani è in disavanzo. Con i servizi essenziali non garantiti (come il riscaldamento nelle scuole, il trasporto dei disabili) e il mancato pagamento degli stipendi per il personale.

E il futuro è nerissimo. “Purtroppo, – si legge nel report – la natura strutturale dei menzionati fattori di squilibrio e le tempistiche fisiologicamente necessarie per la loro soluzione inducono a nutrire scarso ottimismo ai fini della resa continuativa di funzioni e servizi essenziali, che, soprattutto in alcuni enti, – concludono – rischia di degenerare inevitabilmente in imminente formalizzazione del dissesto finanziario”.