Covid: personale scolastico tra i soggetti che hanno priorità per il vaccino

Covid scuola

Inserimento del personale scolastico tra i soggetti che abbiano una priorità per la vaccinazione anti Covid. E’ una delle proposte emerse oggi al tavolo della Task Force Regionale che si è riunita alla presenza dell’Assessore regionale Roberto Lagalla.
L’assessore Lagalla in apertura di seduta ha illustrato ai partecipanti i contenuti dell’ordinanza contingibile e urgente firmata da Nello Musumeci in attesa dei provvedimenti del Governo nazionale.

Il Cts ha dato indicazioni restrittive al Governo Regionale allertandolo sullo stato del contagio in essere.
L’assessore ha altresì illustrato gli interventi posti in essere a seguito delle indicazioni pervenute dai tavoli prefettizi, con particolare riferimento al sistema dei trasporti urbani ed extraurbani, cui si è chiesto il potenziamento necessario per far fronte alle esigenze dei pendolari.
L’assessore ha altresì illustrato il dato relativo ai contagi nelle scuole facendo notare che, grazie al comportamento attento tenuto dagli operatori scolastici, si mantenuto significativamente basso, dell’ordine dell’1-1,15%.
L’assessore Lagalla ha rappresentato ai presenti la necessità di avviare
un’azione ulteriore di livello prudenziale. L’orientamento del governo è quello di contemperare il tema della sicurezza con quella dell’istruzione.
Il governo ha previsto di:
 Non sospendere il servizio per quanto riguarda la scuola dell’infanzia incluso gli asili nido;
 posporre al 18 gennaio l’attività in presenza per le scuole primarie e secondarie di primo grado;
 riammettere a scuola il 50% degli studenti della secondaria di secondo grado dal 1 febbraio 2021.

L’Anp, rappresentata dal presidente regionale Maurizio Franzò che,
come già anticipato nella riunione del Tavolo regionale coordinato dal Direttore USR nella seduta del 7 gennaio, ha ribadito che le misure adottate abbiano un intervallo di tempo tale da consentire alle scuole di poter meglio programmare le proprie attività.
Nel contempo il presidente Anp ha chiesto che dal 1 febbraio il sistema dei trasporti sia implementato in modo tale da evitare di trovarsi impreparati e che non si chieda alle scuole l’individuazione, all’interno delle singole classi, dei pendolari che, tratta per tratta, possono
utilizzare i mezzi di trasporto.

“Alla fine, si è confermato che le aule scolastiche non sono sedi di generazione del contagio e quindi le scuole sono, sulla base dei dati oggettivi, relativamente sicure ma è ciò che gira attorno alla scuola che può determinare, soprattutto nelle scuole superiori, un problema – ha aggiunto l’assessore Lagalla – Ecco perché il periodo di sospensione della didattica in presenza per le scuole superiori resta determinato più lungo di quello che invece prevediamo per le scuole primarie e secondarie di primo grado, mentre invece per non interrompere una funzione sociale fondamentale anche nel rispetto delle famiglie diamo continuità agli asili nido, asili e scuole dell’infanzia. Riteniamo che sia una fase di mediazione alta della politica, che contempera le esigenze sanitarie, le esigenze di istruzione e le esigenze sociali”.  
  “Si è trovato un itinerario giusto, in cui rispetto alla situazione in crescita e preoccupante in atto da qualche giorno, si è deciso di rinviare al primo febbraio la riapertura delle scuole superiori, le altre al 18 gennaio poiché entro una settimana a partire da ora si potrà notare se alcuni comportamenti dei cittadini durante le vacanze porteranno ad un ulteriore aumento”, ha spiegato il professore Adelfio Elio Cardinale alla guida della task force regionale.