Credito: Banca Sistema apre la quinta filiale italiana a Palermo

E’ diventata in poco tempo uno dei maggiori player bancari nell’ambito del factoring. Nata nel 2011 quale istituto specializzato nell’acquisto di crediti commerciali vantati nei confronti della Pubblica amministrazione, Banca Sistema ha in questi anni ampliato la propria offerta con la gamma completa dei servizi bancari dedicati ai propri clienti, siano essi multinazionali, Pmi, professionisti o risparmiatori privati. Già operativa a Palermo grazie a una rete di consulenti da ieri Banca Sistema ha una nuova sede nel capoluogo siciliano, ospitata nei locali di Palazzo Branciforte, sede della Fondazione Sicilia che di banca Sistema è anche azionista. Una scelta compiuta nel 2011 dal presidente della Fondazione, Giovanni Puglisi. “Non è una attenzione verso il sistema bancario da parte della Fondazione – ha spiegato con una battuta riferendosi alle recenti polemiche sulle fondazioni di natura bancaria -ma una attenzione della Fondazione verso le imprese. Perchè Banca Sistema, nella quale abbiamo creduto sin dall’inizio, rappresenta una opportunità per le imprese del territorio rispondendo ad una carenza della pubblica amministrazione”.
E certo l’apertura di Palermo non è affatto un caso: il mercato dei crediti vantati dalle imprese private nei confronti della pubblica amministrazione in Sicilia vale circa 7 miliardi di euro, il 10% dell’ammontare nazionale quantificato nei giorni scorsi dal governatore della Banca di Italia, in 70 miliardi cifre. Dati che sono emersi con chiarezza nel corso del convegno organizzato a Palazzo Branciforte dal titolo “Fare impresa in Sicilia: il ruolo della Pubblica Amministrazione”, sulle opportunità e prospettive dell’economia regionale, delle sue imprese, e sul loro rapporto con la PA, in occasione della apertura della filiale. All’incontro hanno partecipato Giovanni Puglisi (Presidente Fondazione Sicilia), Gianluca Garbi (Amministratore Delegato Banca Sistema), Alessandro Baccei (Assessore Regionale all’Economia), Paolo Angius (Vice Presidente Banca Nuova) e Massimo Visentin (Amministratore Delegato Pfizer Italia). “Sono dati approssimativi perchè nessuno ha ancora la contezza di quanto sia grande il problema”, ha spiegato Garbi “questo è il mercato e per noi è una ottima opportunità”. C’è solo un altro istituto che lavora sullo stesso piano in Sicilia. Quello di Banca Sistema sarà il quinto ufficio che sarà aperto in Italia dopo quelli di Milano, Roma, Pisa e Padova.
Le imprese chiedono tempi più certi nei pagamenti, ma anche regole più snelle per la burocrazia.A difendere il ruolo della pubblica amministrazione è stato Baccei, tecnico toscano inviato da Roma a sedere su una delle poltrone più calde della amministrazione pubblica. “Ho accettato la sfida”, ha spiegato alla platea di imprenditori e professionisti presenti nella Sala dei 99 a Palazzo Branciforte, “perchè ritengo che la Sicilia abbia opportunità di sviluppo molto importanti”. “Con l’approvazione di bilancio e finanziaria”, ha aggiunto, “abbiamo avviato un cambio di passo che spero rappresenti anche un cambio di mentalità”. Tra le riforme citate da Baccei anche alcune misure che vanno incontro alle richieste delle imprese nell’ottica di una semplificazione delle procedure. “La finanziaria”, ha detto “prevede circa 4 mila fuoriuscite di personale regionale. Questo vorrà dire anche una revisione dei processi e una nuova organizzazione più snella dell’intera macchina”.
Banca Sistema, infatti, è in grado, oggi, di offrire servizi di factoring pro soluto e pro solvendo, anche tra privati, rimborso crediti IVA annuali e trimestrali, conti correnti, conti deposito vincolati con una durata sino a 10 anni, fidejussioni, cauzioni, servizi di deposito titoli, reverse factoring e il servizio di certificazione dei crediti P.A., oltre a finanziamenti alle piccole e medie imprese e all’acquisto di crediti relativi alla cessione del quinto (CQS) e della pensione (CQP). Banca Sistema è nata come istituto specializzato nell’acquisto e nella gestione dei crediti che le imprese vantano nei confronti della Pubblica Amministrazione e nel corso del 2014 si è relazionata con oltre 2.450 debitori della PA, tra Enti territoriali (56%), Asl (14%), Amministrazioni Centrali (26%) e altre tipologie (4%), ampliando il numero di aziende finanziate.
L’Istituto di credito ha chiuso il 2014 realizzando un utile d’esercizio consolidato pari a 19,5 milioni di euro e un utile lordo pari a 29,7 milioni di euro, in aumento rispetto all’utile dell’esercizio precedente (pari rispettivamente a 7 e 12,2 milioni di euro nel 2013), grazie in particolare a una crescita degli impieghi commerciali; ciò ha consentito di raggiungere un Roae al 31 dicembre 2014 pari al 62% (37% nel 2013). La Banca mantiene un’adeguata patrimonializzazione con un Total Capital Ratio al 15,9% (13,6% nel 2013).
A fine 2014 il totale dell’attivo di bilancio ha raggiunto i 2,1 miliardi di euro, in crescita del 4% rispetto ai 2 miliardi dello scorso anno.
Nel medesimo periodo la raccolta diretta da clientela è cresciuta del 22%, passando da 748 milioni di euro nel 2013 a 912 milioni di euro nel 2014.
Nel 2014 il margine di intermediazione consolidato ha raggiunto i 64,5 milioni di euro, in crescita del 76,5% sul 2013 (36,6 milioni di euro).
La componente di interessi moratori per ritardato pagamento da parte delle Pubbliche Amministrazioni è del tutto marginale e pari a 1,4 milioni, a fronte di interessi moratori dovuti pari a 121 milioni di euro. La strategia della Banca è quella di non effettuare in modo sistematico azioni legali nei confronti dei debitori, bensì di raggiungere accordi attraverso piani di rientro. Il turnover (flusso lordo dei crediti ceduti dalla clientela) è stato pari a 1,2 miliardi di euro, in crescita del 5,2% rispetto all’anno precedente. Considerando i crediti di terzi gestiti, il totale volumi al 31 dicembre 2014 è stato pari a 1,5 miliardi.