Crocetta e Baccei insistono sui tagli: scure in Sicilia su forestali, regionali, politici locali

 Baldo Gucciardi, capogruppo del Pd all’Ars, parla di “grande armonia”, ma secondo altri, presenti all’incontro, è stata alta la tensione al vertice di maggioranza convocato da Crocetta e Baccei per fare il punto sulla manovra finanziaria con i partiti che sostengono il governo regionale. La tensione è dovuta al fatto che, nonostante le proteste dei giorni scorsi, in realtà il governatore e l’assessore all’economia vanno avanti nella strada dei tagli, senza guardare in faccia a nessuno. Tagli che colpiscono soprattutto gli impiegati regionali, i forestali, la politica locale. La bozza del disegno di legge di stabilità  contiene infatti stringenti norme per la riorganizzazione degli uffici regionali, il contenimento della spesa nel settore agricolo forestale, negli enti e nelle società collegate alla Regione. Le tensioni nascono inoltre dal fatto che alcuni assessori non avrebbero gradito che Baccei non abbia tenuto conto delle loro proposte, ma abbia inserito nel disegno di legge solo le misure di contenimento della spesa chieste da Palazzo Chigi.
L’art. 1 del disegno di legge prevede che i lavoratori precari della forestale al compimento del sessantreesimo anno di età saranno collocati in prepensionamento e che riceveranno un sussidio di accompagnamento alla pensione di importo pari alla paga giornaliera corrisposta, calcolata sull’ultima retribuzione percepita, al netto di tutte le indennità e degli oneri contributivi a carico dei lavoratori. Sarà creato un unico bacino che comprenderà anche gli operai dell’antincendio, il cui contingente dovrà comunque essere ridotto di almeno il 20%. I lavoratori che andranno in pensione non saranno sostituiti.
I dipendenti regionali e del Corpo forestale del comparto non dirigenziale sono complessivamente 15.703 più 1.736 dirigenti. Per il quadriennio 2016-2019, i dipendenti che andranno in pensione non saranno rimpiazzati. Chi ha maturato l’anzianità pensionabile secondo la legge pre-Fornero sarà posto in quiescenza. Saranno ridotti i servizi intermedi, almeno del 30%; ridotto il trattamento accessorio; se un dirigente viene assegnato ad una mansione inferiore non avrà applicata la norma di maggior favore, ma subirà una decurtazione. Fino alla finestra del 2018 si potrà andare in pensione comunque su base volontaria e non d’ufficio, come prevedeva invece la prima bozza Baccei. Fatta questa eccezione, per il resto le norme sul personale rimangono tutte, dalla mobilità obbligatoria entro i 50 chilometri al taglio di 600 poltrone dirigenziali passando per lo stop ai doppi incarichi. Tra le novità anche il blocco dell’assegnazione a pioggia dell’indennità di risultato: questa andrà ai dirigenti solo se “ridurranno la spesa e il numero di contenziosi, raggiungeranno gli obiettivi sui fondi Ue e aumenteranno le entrate “.
Sarà, inoltre, ridotta la composizione dei Consigli comunali ed il gettone di presenza sarà adeguato a quello previsto dalla legge nazionale. I consiglieri comunali potranno assentarsi dal luogo di lavoro solo per il tempo della seduta del Consiglio o di una commissione.  «Stiamo solo adeguandoci alle norme nazionali senza tagliare con l’accetta» commenta in serata il presidente. Che però a sua volta annuncia la modifica della norma per i consiglieri comunali: «Sarà più dura che a livello statale. Prevederà che la somma fra gettoni, rimborsi alle aziende e altre spese per i consiglieri non superi il 25% dello stipendio del sindaco. Prevederemo anche che le riunioni del consiglio si svolgano fuori dall’orario di lavoro in modo da non penalizzare chi ha un’occupazione e la relativa azienda. Il messaggio che deve passare è che fare il consigliere comunale non è un lavoro nè è possibile ripetere scandali come quelli di Agrigento».
A chi occupa demanio marittimo senza concessione sarà data la possibilità di sanare la posizione, purché paghi gli arretrati. Saranno soppressi gli Iacp e creata l’Agenzia siciliana per le politiche abitative (Aspa); saranno ridotti i componenti dei consigli di amministrazione di enti e istituti regionali.