Crocetta: su patto Sicilia siamo pronti, mancano solo rifiniture

Per Crocetta la Sicilia è pronta. “La cosa più importante sono stati i patti sulle città metropolitane, per cui ha lavorato sia il governo regionale che quello nazionale, che ha voluto il via libera dalla Regione. Abbiamo sopportato e condiviso quel programma. Era giusto che si facessero prima le città metropolitane, per evitare duplicazioni e che la nostra programmazione corregga e inserisca quelle cose che si stanno facendo”. Lo ha detto il presidente della Regione Rosario Crocetta, a margine di un incontro all’Ismett di Palermo, parlando della visita del presidente del Consiglio Matteo Renzi in Sicilia sabato scorso, per firmare i patti per Palermo e Catania, che prevedono investimenti per 1,5 miliardi.

Sul patto per la Sicilia, Crocetta ha spiegato: “Noi siamo pronti, si tratta ormai di rifiniture. A noi piacerebbe firmarlo il 15 maggio, la ricorrenza dell’autonomia siciliana, per testimoniare e stabilire una regione che cambia passo. Incrementiamo il Pil, utilizziamo i fondi europei, stiamo risanando il bilancio della regione. Faremo l’accordo, il patto per la Sicilia da 12 miliardi potrebbe far cambiare molte cose. Cambiamo atteggiamento, vogliamo che il bilancio si faccia in pareggio. Tanto entra e tanto esce. In modo tale che in futuro nessuno pensi che i sacrifici fati insieme al popolo siciliano possano essere annullati da politiche sciupone in cui si spende ciò che si ha”.

SANITA’.  “Stiamo facendo un gran lavoro nella Sanità, e in tutti i settori. Certo non sono contento, l’ho detto anche a Renzi. Però le cose stanno cambiando, e noi dobbiamo insistere su questo punto. Soprattutto sull’Ismett (il centro tapianti d’eccellenza n.d.r.) che deve ancora potenziare, insieme all’Università, un’attività di ricerca incredibile, diventando eccezionale insieme a tutta la buona sanità siciliana”. Lo ha detto il presidente della Regione Rosario Crocetta, a margine di un incontro all’Ismett di Palermo.