Crollo del viadotto sulla A19, riconosciuto lo stato di emergenza per la Sicilia: ecco 30 milioni

E’ arrivato il via libera del Consiglio dei ministri per lo stato di emergenza in Sicilia a seguito del crollo del viadotto Himera sull’autostrada A19 Palermo-Catania.

Ad annunciare l’approvazione della delibera è stato il premier Matteo Renzi al termine del consiglio dei ministri e subito dopo il ministro dell’Interno Angelino Alfano su Twitter, ha scritto “Da CdM ok a stato di emergenza in Sicilia a seguito del crollo del viadotto Himera sulla A/19 Palermo-Catania. Ora subito i lavori!”.

Arriveranno dunque ben 30 milioni di euro per la ricostruzione del viadotto Himera sulla Palermo-Catania. Il Consiglio dei Ministri ha riconosciuto lo stato d’emergenza, stanziando altri 27 milioni di euro per le emergenze viarie nell’isola.

E dopo il via libera del Cdm, anche il ministro per le Infrastrutture Graziano Delrio ha commentato che sono “pronte le risorse per l’emergenza del viadotto A19. Il governo ha mantenuto la parola”. È stato poi il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, a spiegare che 30 milioni saranno destinati all’emergenza viadotto, per “ricucire” l’autostrada Palermo-Catania con una bretella di collegamento provvisoria, mentre oltre 27,4 milioni serviranno per migliorare la viabilità in Sicilia. “Il governo nazionale – ha commentato Faraone – fornisce risposte rapide per risolvere i disagio dei siciliani, ostaggi di un’isola tagliata a metà. Adesso – ha esortato – ognuno faccia la sua parte per migliorare la disastrosa condizione delle strade siciliane”.

L’annuncio dello stanziamento dei fondi arriva proprio nel giorno in cui diventano operative le dimissioni del presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, al termine dell’Assemblea di Bilancio della società. Mentre è stata rinviata a domani la nomina del nuovo consiglio di amministrazione di Anas e quindi anche del successore di Ciucci. Il numero uno dell’Ente nazionale per le strade aveva annunciato la sua intenzione di rassegnare le dimissioni, il 13 aprile scorso, in un incontro con Graziano Delrio, poco dopo essere finito al centro di numerose polemiche legate al crollo del pilone del viadotto Himera. Ma non solo: a inizio anno l’Anas era finita anche in un’altra bufera dopo la chiusura di uno svincolo appena inaugurato, a Capodanno, quando fu chiuso preventivamente il viadotto “Scorciavacche” sulla Statale 121 Palermo-Agrigento.

“Adesso non ci sono più scuse – è il commento del deputato nazionale del Nuovo centro destra, Alessandro Pagano – si proceda rapidamente per superare tutti gli ostacoli burocratici e avviare, innanzitutto, il cantiere per la costruzione della bretella alternativa”. “I ministri Alfano e Delrio – ha aggiunto – hanno mantenuto l’impegno, nonostante i ritardi della Regione siciliana di Crocetta. Ora è necessario che questi tempi siano rispettati”.

Per il segretario regionale del Partito democratico siciliano, Fausto Raciti, “è stato raggiunto un primo importante obiettivo, al quale il Pd siciliano ha lavorato fin dal primo giorno”.

“L’obiettivo da oggi è più vicino – gli ha fatto eco il presidente del gruppo Pd all’Assemblea Regionale Siciliana, Baldo Gucciardi – adesso bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare affinché’ i collegamenti ritornino nel più breve tempo possibile alla normalità”.

Negativo, invece, il parere espresso dal deputato siciliano di Sinistra Ecologia e Libertà, Erasmo Palazzotto, che definisce “assolutamente insufficienti le risorse stanziate per la viabilità e la messa in sicurezze delle strade dell’isola”. Si tratta di “una cifra irrisoria – ha precisato – davanti alla condizione disastrosa in cui versano le strade siciliane che avrebbero bisogno di almeno 600 milioni per interventi di normale manutenzione”. “Questo Governo – ha concluso – si e’ specializzato in annunci e nella propaganda di grandi successi che in realtà sono, nel migliore dei casi, pezze messe alla buona. Ed ha pure la faccia tosta di vantarsene”.