Da Scicli mozione per allontanare le discariche dai centri abitati

È fondamentale salvaguardare l’ambiente per far crescere la civiltà in un territorio. Questo il tema centrale del convegno organizzato a Scicli (Ragusa) Sabato scorso dall’Associazione politico culturale StartScicli che ha voluto puntare l’attenzione sul tema dell’ambiente in ogni sua sfaccettatura con un occhio di riguardo alla gestione dei rifiuti. Nel  territorio ibleo  vivono 1.500 specie vegetali delle 3.000 presenti in tutta l’isola, ovvero nell’8% del territorio siciliano si trova la metà della diversità biologica di tutta la Sicilia e dove esistono, e caratterizzano il paesaggio, specie alloctone che hanno scelto gli Iblei come ultimo baluardo alla loro sopravvivenza: i carrubi, ad esempio.

Quello di Sabato è stato un incontro denso di contenuti e testimonianze legate al patrimonio ambientale siciliano, con focus su quello sciclitano – e alla sua gestione, talvolta virtuosa, spesso disastrosa.

Sanzioni pesantissime per i comuni che non differenziano

Le politiche ambientali dell’Assemblea Regionale Siciliana sono l’oggetto dell’intervento di Giampiero Trizzino, presidente della Commissione Ambiente all’Assemblea Regionale Siciliana, che ha illustrato  la gestione dei rifiuti nell’isola, il costante ricorso all’emergenza che giustifica l’assenza di strategie politiche coerenti ed efficaci, il paradosso di scelte legate alla realizzazione o meno degli impianti, lo sperpero di fondi considerevoli in assenza di risultati tangibili che allevierebbero la pressione sulle tasche dei cittadini gravati invece da tributi inerenti le tasse sulla spazzatura sempre più onerosi, insostenibili. Trizzino ha anche anticipato la prossima legge relativa alla raccolta differenziata: sanzioni pesantissime per i comuni che differenziano poco, incentivi a chi si allinea ai futuri standard europei che passeranno dal 65% al 90% di differenziata obbligata.

All’incontro organizzato da StartScicli era presente anche Michelangelo Giansiracusa, sindaco di Ferla, un paese che è divenuto il simbolo della buona gestione dei rifiuti. un piccolo comune di 2.500 abitanti diventato leader nelle pratiche di raccolta differenziata tanto da essere preso a modello da comuni più grandi, Ragusa ad esempio, grazie all’attivazione dell’ecostazione.

Vincenzo Attardo, Auditor Certiquality, ha discusso di “Rifiuti: dalle Emergenze alle opportunità” con una digressione che prende le mosse dai dati sulla differenziata in Sicilia in rapporto alle altre regioni italiane: ultima persino dopo la Campania,(ISPRA, rapporto rifiuti urbani, ed 2014) terra dei fuochi. Attardo conclude l’intervento sul valore economico  dei rifiuti e sulle potenzialità che gli stessi hanno nel generare un guadagno economico.

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Una mozione per aumentare il limite di distanza minima di una discarica dal centro abitato

Al termine dell’incontro ha preso la parola anche l’On. Assenza, deputato di Forza Italia, che è stato sollecitato sull’emergenza Truncafila (un sito incontaminato di Scicli individuato come luogo dove potrebbe nascere una discarica). Assenza  ha anticipato i contenuti di una recentissima mozione, suggerita da StartScicli, sul ripristino del limite di 5 Km come distanza minima di una discarica di qualsiasi tipo da un centro abitato, oggi il limite è 3 km.

Non sono mancati gli interventi de componenti di  StartScicli; oltre ai saluti e l’apertura dell’evento da parte del Presidente Danilo Demaio e alla gestione dell’incontro da parte di Salvatore Buscema, hanno preso parte ai lavori del convegno l’artista Sasha Vinci con un intervento sul ruolo dell’arte contemporanea nella salvaguardia dell’ambiente, ed il suo utilizzo dell’argilla di Truncafila per la realizzazione di opere e Simone Puccia con un focus sul randagismo.

A concludere i lavori è stata l’avvocato  Caterina Riccotti con un accorato ricordo di Angelo Vassallo, Sindaco di Pollica, ucciso per aver trasformato la sua città in un modello di “crescita felice” condivisa , sostenibile, slow: “Nel suo esempio si rinnova il nostro impegno e l’invito acchè ognuno faccia la sua parte. Noi faremo la nostra”.