Ddl sulle città metropolitane: parziale marcia indietro del governo regionale

Parziale marcia indietro per il governo regionale sul ddl sulle città metropolitane. Il disegno di legge, infatti, è stato rielaborato anche in funzione delle polemiche seguite alla previsione di trasformare i Comuni ricadenti nelle aree di Palermo, Messina e Catania, in municipalità: adesso questa parte non è più prevista e i loro organi amministrativi rimarranno com sono. Il sindaco della Città metropolitana, invece, sarà eletto con elezioni di secondo grado dalla Conferenza metropolitana e non più con l’ elezione diretta come previsto inzialmente.

In ogni caso, ha specificato Crocetta, l’adesione alla Città metropolitana sarà volontaria. L’obiettivo rimane comunque quello di ottenere le risorse nazionali ed europee che dal gennaio 2014 saranno assegnate alle Città metropolitane.