Decreto trasparenza. Così viene tutelato il diritto di accesso civico dei cittadini

PALERMO – Informazioni più accessibili e immediate con il decreto trasparenza  che, tra le altre novità, affida al cittadino un mezzo gratuito e senza limiti per obbligare gli Enti pubblici a diffondere dati e documenti online sull’attività amministrativa esercitata.

 

Stiamo parlando del diritto di accesso civico in forza del quale chiunque può richiedere, senza alcuna spesa, all’Amministrazione, di pubblicare sul proprio sito istituzionale atti e delibere per le quali la legge impone la libera consultazione. Tra essi vi rientrano le questioni attinenti all’organizzazione e all’attività della pubblica amministrazione; gli estremi e le informazioni concernenti titolari di incarichi politiciincarichi dirigenziali e di collaborazione, i nomi dei consulenti esternie, in generale, di tutto il personale riconducibile all’Ente pubblico. Ancora, devono essere pubblicati modalità e criteri di concessione di contributisovvenzioni esussidi con l’elencazione dei soggetti beneficiari.

 

La richiesta di accesso non esige alcun requisito o motivazione e deve essere inoltrata al Responsabile della trasparenza che, entro 30 giorni dalla ricevimento della stessa, sarà tenuto a ottemperare agli obblighi informativi, pena l’applicazione di sanzioni più o meno severe.

 

Si tratta di uno strumento rivoluzionario, data l’assenza di costi e la semplicità di utilizzo, che ambisce a trasferire l’Amministrazione sul web agevolando cosi la realizzazione del miglior rapporto tra partecipazione popolare  e trasparenza pubblica. Da questo momento tutte le amministrazioni devono dotarsi anche  di una sezione ad hoc nell’home page del proprio sito istituzionale in cui rendere disponibili ai cittadini un ampio ventaglio di informazioni, inclusi dati sull’attività in campo edilizio e urbanistico. 

 

Tra le novità che si intrecciano con la cronaca economica di questi giorni anche l’obbligo di pubblicare on line i tempi medi con i quali si garantiscono i pagamenti ai fornitori.

Con le nuove norme sulla trasparenza si accendono i fari su tempi e costi di realizzazione delle opere pubbliche. I dati raccolti dagli enti dovranno poi essere inviati all’Autorità che dovrà raccoglierli e a sua volta renderli disponibili tramite il suo sito web. Operazione trasparenza anche per gli appalti affidati a trattativa privata senza bando. In questo caso il decreto impone la pubblicazione della delibera a contrarre. Più partecipazione in anche sul fronte dello sviluppo urbano con l’obbligo dei rendere trasparenti i casi di trasformazione privata che comportano la concessione di premialità sottoforma di bonus volumetrici o cessione di aree.