Delrio a Palermo. Fa il punto su A19, aeroporto di Palermo e….Ponte sullo Stretto

Delrio a Palermo. Fa il punto su A19, aeroporto di Palermo e….Ponte sullo Stretto. “I lavori sul viadotto Himera procedono nel rispetto del cronoprogramma”, ha detto Delrio al suo arrivo all’aeroporto di Punta Raisi, per il quale il ministro ha auspicato un piano di interventi da 70-80 milioni. In serata il sopralluogo dal quale trapela la possibilità di lasciare intatta una carraggiata: “Abbiamo scelto di non demolire subito il viadotto rimasto in piedi, come inizialmente c’era stato detto di fare, perché indagini ulteriori che abbiamo fatto ci dimostravano che c’è la possibilità di conservazione. Ancora non abbiamo la certezza, ma stiamo lavorando per quello, e questo potrebbe consentire un ripristino della viabilità molto più fluido in tempi molto rapidi”. Ha detto il ministro a margine del sopralluogo effettuato questo pomeriggio nel cantiere che sta eseguendo i lavori di ripristino del viadotto Himera, lungo la A19 Palermo-Catania, ceduto alcuni mesi fa. Invece sulla trazzera aperta dai deputati del M5S con il loro finanziamento, Delrio è scettico: “non ci sono le condizioni di sicurezza. Bisogna andare a 20 all’ora, e c’è una pendenza fuori misura. Speriamo che nessuno si faccia male. Questo è l’augurio che facciamo a tutti”.

«Sul mio tavolo non c’è alcun dossier sul Ponte nello Stretto, se arriveranno proposte le valuteremo», ha aggiunto. In merito alla decisione del presidente del Senato Pietro Grasso di dichiarare irricevibili gli 80 milioni di emendamenti presentati dalla Lega nord ha commentato:  «Credo che il presidente Grasso abbia tutti gli elementi per fare a ragione le sue scelte».

Per il ministro per le Infrastrutture Graziano Delrio, il Cantiere navale di Palermo «è un sito importante, non solo per la città e per l’occupazione nel capoluogo siciliano, ma anche per tutto il Paese». «Qui si può sviluppare l’operazione di riparazione e di ristrutturazione delle navi – ha detto il ministro ai cronisti dopo aver fatto un sopralluogo all’interno dello stabilimento siciliano di Fincantieri – per buona parte dei traffici del Mediterraneo. Ha grandi potenzialità e per questo bisogna migliorare i bacini da 80 mila e 150 mila tonnellate». «Abbiamo fatto il punto – ha sottolineato Delrio che ha incontrato prima i dirigenti di Fincantieri e poi le Rsu del sito e un gruppo di lavoratori – con l’autorità portuale e con la direzione di Fincantieri: dobbiamo far partire i lavori definitivi di questi bacini per consentire di sviluppare appieno le potenzialità di questo sito». A chi ha chiesto se c’è l’impegno del governo nazionale a stanziare risorse aggiuntive per le infrastrutture del Cantiere navale siciliano, Delrio ha risposto: «le risorse sono già disponibili per gran parte, se ci fosse bisogno, non abbiamo problemi a completare gli sforzi che la Regione e l’autorità portuale stanno già facendo». Il ministro era accompagnato dal sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, dal capogruppo del Pd all’Ars Antonello Cracolici e dal segretario provinciale di Palermo del Pd Carmelo Miceli.

Delrio e il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone sono poi giunti nello stabilimento dell’Ansaldo Breda a Carini (Pa), dove hanno incontrato gli operai e i dirigenti della fabbrica, attiva nel settore del revamping di materiale rotabile. Nei giorni scorsi, al ministero dello Sviluppo è stata siglata un’intesa tra Rfi, Finmeccanica, Ansaldo Breda, Trenitalia e i sindacati che consente ad Rfi di acquisire la fabbrica di Carini per svolgere attività di costruzione e ristrutturazione di carrozze ferroviarie e l’assunzione di 105 lavoratori su 138 dal gennaio 2016. Ad accogliere il ministro Delrio nella fabbrica di Carini era presente anche l’ad del gruppo Ansaldo Breda Maurizio Manfellotto: “Sono qui per un saluto” ha detto Delrio agli operai. “C’eravamo visti un po’ di mesi fa con il presidente del Consiglio, a Reggio Calabria. Avevamo preso un impegno e cioè che l’operazione industriale che vuole rilanciare Ansaldo con l’alleanza con l’Hitachi non avrebbe lasciato indietro le esperienze, le professionalità, le storie di questo sito anche se i giapponesi non erano interessati. Subito dopo insieme all’onorevole Faraone abbiamo contattato i vertici di Ferrovie dello Stato per cercare una soluzione. Mi sono occupato di questa vicenda come sottosegretario, adesso me ne occupo come responsabile delle Ferrovie dello Stato, quindi giochiamo in casa”.

Delrio si è poi rivolto agli operai: “Quando si chiude un accordo positivo, si vince tutti. E questa è una lezione che deve imparare il nostro Paese”, ha affermato. “Si vince insieme o si perde insieme – ha aggiunto -, non c’è nessuno che si salva da solo, dobbiamo imparare che siamo un Paese con potenzialità straordinarie purtroppo non sempre sappiamo fare sistema e squadra. Siamo qui per festeggiare la soluzione di un problema che speriamo possa avere uno sviluppo importante sulla base dei contratti di sviluppo che avremo con Trenitalia e Rfi”. Delrio ha quindi ringraziato tutti coloro che hanno consentito la sigla dell’accordo per il sito di Carini.