Elettrocardiografo, la rivoluzione digitale arriva anche in Sicilia

Negli ultimi tempi, anche a causa di tragici fatti di cronaca, l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica è tornata a concentrarsi sul giusto impiego dei mezzi tecnologici e della Rete. Per fortuna, esistono notizie che fanno ben sperare sulla realizzazione di dispositivi davvero intelligenti.

La tecnologia aiuta a viver meglio. Questa frase (retorica) sembrava esser vera soprattutto perché, grazie al progresso scientifico, la nostra vita è sostanzialmente semplificata (quante applicazioni abbiamo su uno smartphone, oggi?), ma potrebbe assumere a breve una valenza ben più importante e vitale. Uno dei campi più interessanti della scienza, infatti, riguarda la progettazione e realizzazione di dispositivi a supporto della salute e del benessere delle persone, ovvero piccoli congegni in grado di dare un contributo concreto ai medici nel salvare le vite.

Una connessione intelligente. Ancora una volta, sono i numeri “veri” a darci la misura di questo cambiamento: le più recenti ricerche in materia, infatti, prevedono che entro il 2020 (ovvero, nei prossimi 3 anni, praticamente), ci saranno ben 4 milioni di pazienti nel mondo monitorati a distanza e aggiornati sulle loro condizioni di salute da postazioni remote, ovvero senza la necessità di doversi recare fisicamente presso uno studio per il controllo medico. E in Italia siamo già all’avanguardia, visto che il 25 per cento dei pazienti nostrani prenota già online visite ed esami, e quasi la metà dei medici di medicina generale usa WhatsApp, mentre le ricette dematerializzate sono ormai la maggioranza assoluta.

Non solo giochi. Ovviamente le aziende private non sono state a guardare, e sui vari store digitali ci sono già oltre centomila applicazioni dedicate nel complesso alla salute, utilizzate da circa 2 miliardi di persone che “smanettano” con smartphone e tablet: si va dal ginecolo virtuale a videogiochi interattivi ed educativi, fino a progetti molto ambiziosi e dalle prospettive davvero utili e interessanti, specie nel campo delle malattie cardiache. È infatti in questa branca specifica che si assiste a una rivoluzione nella rivoluzione (digitale), con la promozione di una serie di strumenti innovativi che dovrebbero facilitare il monitoraggio e la prevenzione dei problemi legati al muscolo più importante del nostro corpo.

Troppi casi di cuore. Secondo le statistiche, ogni anno in Italia l’arresto cardiaco causa 73 mila morti, la stragrande maggioranza dei quali – circa l’80 per cento – avviene fuori dall’ambiente ospedaliero, mentre un centinaio sono i casi che riguardano giovani impegnati in attività sportive; per questo, da diversi fronti è partita la ricerca di un sistema per rendere più immediata e tempestiva sia la diagnosi che l’eventuale intervento da parte del medico, come un’app specifica per il pronto soccorso oppure l’elettrocardiografo portatile salva-cuore, da collegare ai dispositivi mobili.

Un orologio vitale. Se infatti il mercato propone di continuo macchinari più evoluti e precisi, come quelli in vendita sul portale di Medisanshop, punto di riferimento per i prodotti elettromedicali nel nostro Paese, l’elettrocardiografo del futuro sembra essere destinato a “rimpicciolire” e assumere le dimensioni di un orologio. È questo infatti il progetto cui sta lavorando anche il Politecnico di Torino, che ha sviluppato un apparecchio, grande appunto quanto un orologio da polso e indossabile allo stesso modo, che consente a ogni singolo utente di farsi da solo l’ECG semplicemente toccando per 10 secondi con la mano destra il dispositivo. Ovviamente questa è solo la prima parte del processo, perché l’altro aspetto innovativo (e salva vita) è che i dati così ottenuti vengono inviati immediatamente a uno smartphone e a un’app specifica, che li raccoglie, elabora e invia direttamente via email al cardiologo, che così avrà a disposizione quasi in tempo reale un aggiornamento affidabile sullo stato del cuore del proprio paziente, valutando e monitorando l’eventuale presenza di aritmie, fibrillazioni atriali e altre problematiche cardiache.

L’esempio positivo dalla Sicilia. Anche la Sicilia si riscopre all’avanguardia nel settore, anche se sull’Isola si viaggia a due velocità: mentre infatti da un lato ci sono le polemiche sul nuovo piano della rete ospedaliera siciliana e sul rischio di tagli a diversi presidi ospedalieri in regione, nelle piccole realtà sorgono (in modo spesso spontaneo) iniziative positive e davvero meritorie. L’ultima del genere è segnalata a Milazzo, dove è stato creato un centro medico a titolo gratuito per i più bisognosi, con il coinvolgimento di una ventina di medici, tra generici e specialisti come ortopedici, che mettono a disposizione la propria professionalità, utilizzando tra l’altro proprio un elettrocardiografo, donato dalla comunità, che li aiuta nelle loro attività.