Emergenza rifiuti in Sicilia, nuova ordinanza di Crocetta. Sindaci sul piede di guerra

“Abbiamo disposto una nuova ordinanza che prevede che tutti i comuni della Provincia di Palermo conferiscano i rifiuti alla discarica di Bellolampo. L’ordinanza avrà efficacia da venerdì: in questi tre giorni collocheremo gli impianti”. L’ha detto il governatore della Sicilia Rosario Crocetta in conferenza stampa a Palazzo d’Orleans parlando dell’emergenza rifiuti. “Invito tutti a una sana collaborazione ho appreso che la Rap ha cambiato posizione e questa mobilitazione dei sindaci ha contribuito”, ha aggiunto. “La soluzione unica per superare queste criticità è aumentare la differenziata” ha sottolineato Crocetta secondo il quale “la questione dei termovalorizzatori va discussa con i sindaci, ovviamente stiamo valutando altre tecnologie. Nel bando che predisporremo – ha concluso – non indicheremo solo manifestazioni di interesse sulla termovalorizzazione ma anche su qualsiasi altra tecnologia alternativa”.

CRISTALDI. “E’ evidente che, al di là della dura frizione tra i comuni e il Governo regionale, resta in piedi la drammaticità della situazione rifiuti con irreparabili danni di immagine per la Sicilia e per quei comuni che hanno avviato una seria politica di sviluppo turistico”.

Lo ha detto il Sindaco della Città di Mazara del Vallo e già Presidente dell’Ars, on Nicola Cristaldi.

“E’ altrettanto evidente – ha continuato il Primo Cittadino – l’irresponsabilità del Presidente della Regione e di quanti lo affiancano in una problematica nella quale presunzione e assenze di idee stanno portando a condizioni deliranti. Piuttosto che lanciare accuse contro chiunque – ha concluso Cristaldi -, il Presidente della Regione si arrenda, consegni le armi e lasci ad un commissario il compito di individuare discariche idonee e di avviare seriamente una politica di utilizzo dei rifiuti come materia prima per la produzione di energia”.

CALATAFIMI SEGESTA.  Mentre in tutta la Provincia di Trapani e la Sicilia continua l’emergenza rifiuti, l’amministrazione comunale di Calatafimi Segesta, dalle parole passa ai fatti e lo fa adottando “la linea dura contro chi contravviene alle regole in fatto di differenziata”.

Stamane per i calatafimesi è stata la giornata dei controlli a tappeto. Operatori ecologici e vigili urbani hanno infatti ispezionato i sacchetti di spazzatura che penzolavano dai balconi pronti per essere ritirati dalla ditta Agesp di Castellammare del Golfo, che da tempo effettua la raccolta dei rifiuti solidi urbani e differenziata, in tutto il territorio di Calatafimi Segesta.

Un controllo doverosoammette il sindaco Vito Sciortinoper evitare che qualcuno disattendendo alle regole della differenziata, provochi danni ad altri cittadini. Si sa infatti che l’aumento dei costi finali poi sarà a carico dei contribuenti e dunque di tutti i calatafimesi. Con questo atto vogliamo solo cercare di mettere sulla buona strada i soliti <irriducibili> che ancora non hanno capito il valore della differenziata e quanto questa si importante per mantenere pulita tutta Calatafimi. A qualcuno potrà sembrare un atto spropositato, ma vedendo ciò che accade in moltissime altre città dell’isola, dove cumuli di spazzatura fanno bella mostra di se lungo le strade con buona pace di chi arriva in vacanza – sono convinto conclude il sindaco Sciortino – che i miei concittadini non se la prenderanno”.

CINQUE STELLE. «Spedizione dei rifiuti fuori dalla Regione per un tempo limitato,differenziata spinta in tutti i Comuni e via alla costruzione di impianti di recupero e compostaggio»

È la ricetta del Movimento Cinque Stelle per uscire dall’«emergenza rifiuti», che oggi ha scatenato la protesta dei sindaci siciliani che hanno manifestato davanti a palazzo d’Orleans con alcuni autocompattatori con la scritta «Rifiutiamo Crocetta».

«Non passi il messaggio – ha detto il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque – che l’emergenza è colpa dei sindaci, che sono le prime vittime di questo sistema. Se non possiamo conferire i rifiuti in discarica non è certo colpa nostra, ma di chi aveva il compito di evitare che si arrivasse a questo punto».

Alla manifestazione di oggi a a piazza Indipendenza erano presenti una ventina di sindaci, numerosi quelli grillini, e una nutrita rappresentanza dideputati regionali (Foti, Cancelleri, Trizzino,Ciancio, Ciaccio, Tancredi, Mangiacavallo, Palmeri, Ferreri) e la deputata alla Camera Claudia Mannino.

«La spedizione dei rifiuti – dicono i parlamentari pentasellati – è una sconfitta, che tra l’altro finirà col gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini. Ma, considerata, la situazione attuale, al momento non c’è altra soluzione. Da accompagnare, però, con l’avvio immediato della costruzione degli impianti e con una raccolta differenziata spinta. La verità è che questa classe di politici è totalmente inadeguata, specie sul versante rifiuti, dove ha sbagliato il possibile e l’impossibile. Devono andare tutti a casa».

ORLANDO.  Partecipando a Palazzo Chigi ad un incontro sui temi dello sviluppo sostenibilie delle città, il Sindaco Leoluca Orlando ha affrontato con il Sottosegretario Claudio De Vincenti la delicatissima situazione dei rifiuti in Sicilia.

Orlando ha ribadito che l’impianto palermitano di Bellolampo è “per la sua natura pubblica e per espressa scelta dell’Amministrazione comunale a servizio di tutti i territori e con la RAP il Comune si è impegnato per il ripristino di tutte le condizioni di legalità e sicurezza dell’impianto, anche attraverso una velocissima messa in funzione ed entrata a pieno regime del TMB.

Bellolampo è pronta ad accogliere, proprio perché ben gestita e con un TMB in piena efficienza,rifiuti provenienti da diversi comuni, e ciò può essere fatto da subito nei limiti e nel rispetto delle normative vigenti.

È evidente che bisogna evitare che l’utilizzo della discarica venga subito dopo interdetto  per violazione di legge, magari paradossalmente su denuncia di esponenti della stessa Regione che oggi invocano a gran voce il sovraconferimento e che, come è noto sono gli unici responsabili dello sfascio attuale in tutto il territorio siciliano”.

Al sottosegretario De Vincenti, Orlando ha ribadito la necessità di una urgente convocazione di un tavolo nazionale, più volte sollecitato dall’ANCI regionale, che coinvolga i Governi nazionale e regionale e i Comuni.

FARAONE. “Siamo pronti a commissariare la Regione”. Le parole sono del sottosegretario Davide Faraone, che entra a gamba tesa sul disastro rifiuti in Sicilia. “Un eventuale commissariamento del settore dei rifiuti in Sicilia – ha detto – avrà tempi brevissimi. Tutto dipenderà dalle misure che riusciranno ad applicare enti locali e Regione e se riusciranno ad osservare il cronoprogramma stabilito”.

“Se la classe dirigente siciliana è in grado di rispettare quelle scadenze – incalza Faraone – portando i rifiuti fuori dalla Sicilia e di dar vita a un ambito unico e una nuova normativa, bene, se non è in grado saremo noi a sostituirla con il commissariamento. Delle liti tra Orlando e Crocetta, non importa a nessuno o sono in grado entrambi di mettere in campo politiche utili o sarà il governo nazionale a farlo, così come è avvenuto per il bilancio, per la questione della condotta idrica di Messina; tutte le volte che c’è stato un ritardo da parte della classe politica locale il governo nazionale è intervenuto in via sostitutiva. Spero non si debba arrivare a questo”.

IL PIANO RIFIUTI. “E’ ora di smetterla con la bufala costruita ad arte secondo cui la Sicilia non ha un piano regionale per i rifiuti.
Il piano esiste, dotato di tutti i pareri ed approvazioni, compreso quelli del Governo nazionale ed è pubblicato sul sito della Regione Siciliana.
Il Piano, elaborato dal Governo Lombardo è esecutivo già dall’estate del 2012, ma questi ultimi quattro anni hanno visto il nuovo Governo regionale e il PD lavorare perché quel piano non venisse attuato, creando le condizioni per l’attuale ennesima emergenza nel tentativo forse di aprire le porte a progetti ed interessi che poco hanno a che fare con la soluzione dei problemi.” A ricordarlo è Roberto Di Mauro, deputato del MpA all’ARS che cita il Piano approvato con Decreto del Ministero dell’Ambiente l’11 luglio 2012, rimasto però lettera morta dopo l’insediamento del Governo Crocetta.

“A chi oggi continua a parlare di “decennali carenze” della Regione, – prosegue Di Mauro – credo opportuno ricordare che proprio fra il 2011 e il 2012, opponendosi strenuamente al piano che voleva basare tutto sulla termovalorizzazione dei rifiuti, il Governo Lombardo avviò quella che
avrebbe potuto essere la soluzione definitiva dei nostri problemi, con progetti, impianti e tempi adeguati.”

“Se per motivi politici il Governo Crocetta non voleva attuare quel piano, ha avuto tempo e numeri per farne un altro.
Ma se oggi ci troviamo in questa situazione è perché in questi anni da un lato si è omesso di dare attuazione a quanto era stato previsto ed
approvato e dall’altro non si è messa mano ad alcuna altra soluzione credibile; come se in realtà, da parte del Governo, vi sia stata l’intenzione di mantenere la situazione di precarietà ed emergenza, per interessi che sono probabilmente inconfessabili.”

Il Piano approvato dal Ministero dell’Ambiente è online con tutti gli allegati sul sito della Regione Siciliana

La sua sintesi non tecnica è online e disponibile cliccando qui.

PALAZZOTTO.  “Siamo di fronte a un’emergenza rifiuti assolutamente prevedibile. Da mesi si sapeva che con l’arrivo dell’estate ci saremmo trovati di fronte a una situazione di questo tipo, ma il governo regionale e quello nazionale hanno ignorato il problema, preferendo continuare a litigare su questioni di mero potere politico, mentre nel frattempo tonnellate di spazzatura si accumulavano nelle strade dei comuni siciliani”. Erasmo Palazzotto, deputato di Sinistra italiana alla Camera, interviene sull’emergenza rifiuti che sta interessando la Sicilia in questi giorni. “Nel governo è tutti contro tutti, Faraone contro Crocetta, Crocetta contro Contrafatto – spiega Palazzotto – giochi di potere in vista delle prossime elezioni regionali. Un teatrino inaccettabile in un momento così delicato, con interi comuni da giorni sommersi dalla spazzatura e sindaci lasciati soli, senza fondi e senza interlocutori, a gestire un problema più grande di loro”.

“Da quattro anni siamo in attesa di un piano rifiuti credibile e di una legge che regoli la filiera dei rifiuti – continua il deputato di Sinistra italiana – ma né da Roma né da Palazzo d’Orleans si è voluto mettere mano a un settore dove, tra gestione degli affari con le discariche private e inceneritori, gli interessi economici in ballo sono milionari.