Vertenza Gela, Eni firma accordo con Regione per coltivazione guayule

Un altro tassello nella cosiddetta vertenza Gela è andato al suo posto: il progetto sperimentale per la coltivazione della guayule, pianta da cui sarà possibile estrarre gomma naturale nell’ambito di quella che viene definita chimica verde. Insomma si comincia ad avviare il presupposto pratico, con il reperimento in loco della materia prima, per possibili, altri investimenti nell’area di Gela nei prossimi anni.
È stata firmata ieri a Palazzo d’Orleans,  sede della Presidenza della Regione Siciliana, una lettera di intenti che impegna l’Eni, l’Esa (Ente di Sviluppo Agricolo) e la Regione siciliana all’avvio di uno studio di fattibilità per la coltivazione sperimentale del guayule in Sicilia. Lo studio verrà effettuato da Eni con l’obiettivo di avviare un progetto per la produzione di lattice di gomma naturale, seguendo lo sviluppo della relativa filiera agricola. Lo studio sarà condotto dall’Esa e da Versalis S.p.A. (controllata Eni).
Si punterà a verificare la possibile coltivazione del prodotto naturale guayule rispetto al microclima della Sicilia con la prospettiva di una produzione in larga scala.

Sperimentazione con l’Ente di sviluppo agricolo

L’Esa, in questo momento guidato da Francesco Calanna, selezionerà aziende agricole di sua proprietà, individuando anche i terreni più idonei per la coltivazione della pianta mentre Versalis fornirà i semi ed i germogli per la coltivazione, che dovrebbe partire già nella primavera di quest’anno. «Il progetto – si legge in una nota diffusa dalla presidenza della Regione – dimostra ancora una volta l’impegno in atto per il rilancio della Stabilimento e la volontà di creare nuove opportunità di sviluppo per il territorio siciliano».