Ercole Olivario, nove aziende siciliane in corsa per il premio

Sono stati resi noti i nomi dei 100 finalisti della XXIV edizione dell’Ercole Olivario, prestigioso concorso dedicato alle eccellenze olivicole del Bel Paese, indotto dall’Unione Italiana delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, in collaborazione con la Camera di Commercio di Perugia e il sostegno del Sistema Camerale Nazionale, delle associazioni dei produttori olivicoli, degli enti e delle istituzioni impegnate nella valorizzazione dell’olio di qualità italiano.

Le Commissioni Regionali di degustazione, costituite presso ciascun ente camerale e composte da iscritti nell’elenco di tecnici ed esperti di oli di oliva extravergini e vergini, hanno eletto gli oli – ottenuti esclusivamente da olive italiane – rappresentativi di ciascuna regione per le 2 categorie previste: oli extravergine e oli extravergine DOP E IGP.

Queste le 9 aziende siciliane in lizza per i premi finali:

  • Agrestis Soc Coop Agricola
  • Terraliva Di Frontino Giuseppina
  • Frantoi Cutrera
  • Az. Agr. Biologica Titone
  • Azienda Agricola Barbara
  • Az. Agr. Terre Di Shemir Di Creuso Lara
  • Frantoi Berretta
  • Sanacore Francesco
  • Società Agricola Giovanni Cutrera

“Dopo la sfortunata campagna olearia 2014/2015 – dichiara Giorgio Mencaroni, Presidente del Comitato di Coordinamento del Concorso – il 2016 vuole essere l’anno del riscatto per l’olio extravergine italiano di qualità. Ercole Olivario rappresenta una vetrina imprescindibile e al contempo un importante momento di confronto per tutti gli attori del comparto olivicolo, coinvolgendo istituzioni, associazioni di categoria, operatori e pubblico. Quello dell’olio è senza ombra di dubbio un settore fondamentale all’interno del panorama agroalimentare nazionale e per l’immagine del Bel Paese, che necessita ora più che mai di essere promosso e tutelato”.

“Il Concorso Ercole Olivario, che da ventiquattro anni individua le punte di diamante della qualità produttiva italiana, può essere uno strumento strategico per valorizzare anche oltreconfine il meglio del Made in Italy”. È questo il commento del Presidente di Unioncamere, Ivan Lo Bello, che ha aggiunto: “le aziende selezionate con questo premio possono diventare, infatti, straordinari “testimonial” all’estero non solo delle nostre produzioni di eccellenza ma anche degli stessi territori da cui traggono origine”.

Proprio con il fine di promuovere le eccellenze olivicole Made in Italy, Ercole Olivario ha avviato un’attività di cooperazione con l’ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane – che agevolerà i rapporti economici e commerciali delle imprese italiane presso i mercati internazionali.

Gli oli selezionati concorrono alla fase finale della competizione – che si svolge in provincia di Perugia dal 13 al 19 marzo 2016 – durante la quale sono sottoposti all’esame di una Giuria Nazionale costituita da 16 degustatori, eminenti esperti del settore.

Il premio del Concorso sarà assegnato agli oli che otterranno i primi due posti nelle 2 categorie per ciascuna delle seguenti tipologie: fruttato leggero, fruttato medio, fruttato intenso.
Saranno inoltre assegnati:
il Premio Speciale Amphora Olearia all’olio finalista che recherà la migliore confezione, secondo i parametri stabiliti dal Regolamento

  • la Menzione Speciale “Olio Biologico”al prodotto, certificato a norma di legge, che otterrà il punteggio più alto tra gli oli biologici finalisti
  • il Premio Lekytos, alla personalità straniera che distintasi per conoscenza delle tecniche d’assaggio
  • il Premio “Il Coraggio di fare Nuove Imprese Agricole”, riservato alle aziende finaliste avviate nell’ultimo quinquennio
    Per tutte le informazioni sull’edizione 2016 consultare il sito www.ercoleolivario.net.

La Sicilia è tra le aree olearie più importanti al mondo per quanto attiene la qualità e la varietà della sua produzione, potendo contare su una grande ricchezza del patrimonio genetico autoctono, sulla prevalenza di aziende di produzione e trasformazione a carattere “non industriale”, su condizioni pedoclimatiche favorevoli, sulla rilevanza della produzione DOP e da olivicoltura biologica, nonché su un’elevata percentuale di oli ad alto contenuto nutrizionale e nutraceutico. Vi si coltivano ad ulivi oltre 137.500 ettari – il 12,62% del totale nazionale – e si producono 22.621 tonnellate di olio – il 10,19% del Paese – anche grazie all’attività svolta dai 572 frantoi presenti sul suolo regionale.
L’olio siciliano proviene prevalentemente da otto cultivar: Biancolilla, Cerasuola, Moresca, Nocellara del Belice, Nocellara Etnea, Ogliarola Messinese, Santagatese e Tonda Iblea. A queste si aggiungono una ventina di cultivar con minore diffusione, tra le quali: Brandofino, Calatina, Crastu, Giarraffa, Minuta, Nocellara Messinese, Piricuddara e Verdello.
Le aree di produzione a Denominazione d’Origine Protetta sono sei: DOP Monti Iblei, che annovera ben otto sottozone, “Calatino”, “Frigintini”, “Gulfi”, “Monte Lauro”, “Trigona-Pancali”, “Val d’Anapo”, “Val Tellaro”, “Valle dell’Irmino”; DOP Valli Trapanesi; DOP Val di Mazara; DOP Monte Etna, con le sottodominazioni “Monte Etnea” e “Valle dell’Alto Alcantara”; DOP Valle del Belice; DOP Valdemone.
La produzione olearia da agricoltura biologica è un’importante realtà della regione da attribuire principalmente alle favorevoli condizioni climatiche in cui si sviluppa la coltura.