Sicilia, ex province al collasso: "Grave preoccupazione"

Anche Anci Sicilia interviene sullo stato comatoso delle ex province siciliane che, come ha raccontato ieri Il Mattino di Sicilia, sono al collasso, con due commissari che già si sono dimessi per l’impossibilità di garantire i servizi essenziali.

Per Paolo Amenta, vice presidente dell’associazione dei comuni siciliani “le conseguenze di questa situazione stanno determinando un grave pregiudizio in settori vitali come la manutenzione delle strade provinciali, la gestione delle scuole secondarie e nel garantire i livelli minimi dei servizi socio-assistenziali per i disabili. Vi è, in quest’ultimo caso, il forte rischio che le famiglie coinvolte possano contestare la mancata erogazione di servizi essenziali – conclude – con conseguenze anche di natura giudiziaria oggi in capo agli attuali commissari e domani in capo agli amministratori dei comuni che si assumeranno l’onere di gestire liberi consorzi e città metropolitane”.

“Si tratta di commissari di nomina regionale che non hanno potuto che prendere atto di una situazione ingestibile – dicono dall’Anci a proposito delle dimissioni dei commissari – i cui nodi fondamentali, dall’equilibrio finanziario dei bilanci al futuro del personale, non sono stati mai realmente affrontati. Non possiamo che esprimere una grave preoccupazione circa l’idea che, da qui a pochi mesi, la gestione di tali Enti venga affidata agli amministratori locali sulle cui spalle grava già la difficilissima situazione dei comuni”.