Fallimento del Messina, pesante condanna per i Franza

Pesante condanna per l’imprenditore Pietro Franza, genero di Giulia Adamo, ex Sindaco di Marsala. La vicenda riguarda il fallimento dell’Fc Messina. La Prima Sezione penale del Tribunale, presieduto da Silvana Gerasso, ha  inflitto 4 anni e mezzo a Vincenzo Franza, 4 anni per Pietro Franza, 3 anni e mezzo a Francesco Cambria, presidente della Cofimer. I tre sono sono stati interdetti per 10 anni dall’esercizio di impresa e per 5 anni ai pubblici uffici. La vicenda è legata al fallimento dell’ FC Messina.

Assolti i sindaci Stefano Galletti e Carmelo Cutrì e il Presidente del Collegio sindacale Domenico Santamaura.

L’indagine della Guardia di Finanza ha riguardato la gestione della società giallorossa e la decisione di non iscrivere l’FC Messina al campionato di serie B 2008/2009. Al setaccio le operazioni finanziarie con le società controllate e il fallimento della società, dichiarato a fine 2008 e poi revocato, sul piano civile. Bancarotta fraudolenta, distrazione di fondi e false comunicazioni sociali i reati inizialmente contestati.
I Franza erano accusati di aver “esposto nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2005 fatti non rispondenti a verità, iscrivendo tra le componenti positive di reddito un contributo in denaro versato dalla Lega Calcio per l’importo di 5 milioni di euro ( si tratta del contributo di solidarietà in favore delle squadre retrocesse dalla serie A alla serie B), occultando, in tal modo, maggiori perdite nel bilancio per l’importo di 2,5 milioni di euro e con ciò concorrendo a cagionare il dissesto della società FC Messina Peloro”.

Questo il commento del giornalista Antonio Mazzeo: