Fidimed, un “patto” con le Banche per lo sviluppo delle Pmi

Oltre 2000 soci, uno stock di finanziamenti garantiti al 31 dicembre 2015 pari a 275 milioni (valore netto). Sono i numeri di Fidimed, il Consorzio di garanzia fidi nato il primo di ottobre dalla fusione per incorporazione di Fidimpresa Confidi di Sicilia in InterconfidiMed, ovvero dall’unione dei due maggiori Confidi siciliani di matrice confindustriale. Dati che sono stati presentati ai rappresentanti degli istituti di credito presenti nella regione, naturali interlocutori del Confidi, nel conrso di un incontro che si è tenuto nei giorni scorsi a Catania cui hanno partecipato oltre ai vertici dei Confidi (l’amministratore delegato Italo Candido e il presidente Nino Grippaldi), il direttore della sede palermitana di Banca d’Italia Antonio Cinque e Guglielmo Belardi di Banca del Mezzogiorno-MedioCredito centrale dove si occupa di Coordinamento Promozione e Supporto Fondo di Garanzia per le Pmi ed è presidente del Comitato di indirizzo del Rti gestore del Fondo di Garanzia per le Pmi. Un incontro, il primo di una serie programmata anche con le aziende, che è servito a spiegare nel dettaglio le ragioni di una fusione che ha un obiettivo chiaro: «Contribuire allo sviluppo delle Pmi – dice Candido – rilanciando il territorio. Grazie a questa fusione possiamo garantire un Confidi adeguatamente dimensionato e organizzato, che svolga nei confronti del sistema bancario un’importante funzione di intermediazione a beneficio di un’efficiente concessione del credito e a sostegno dello sviluppo dell’economia locale». Il tutto, ovviamente, grazie a una stretta collaborazione con gli istituti di credito: «Abbiamo spiegato quali sono gli obiettivi che vogliamo condividere con il sistema bancario – dice ancora Candido -: fornire garanzie forti e autorevoli al sistema del credito; minori assorbimenti patrimoniali; minor costo del denaro per le aziende che si accompagna a più depositi e impieghi per le banche». 

Il core business del Confidi resta quello della garanzia per facilitare l’accesso al credito dei soci, ma Fidimed punta a «svolgere anche altre attività a supporto del sistema bancario e a beneficio delle imprese del territorio». Tra le attività collaterali quelle della garanzia diretta con MedioCredito centrale, scouting di aziende da sviluppare e ovviamente sviluppo di nuova clientela.