Finanziaria all'Ars, le ultime novità: auto storiche, pompe di benzina, agricoltura…

Continua la maratona per l’approvazione della Finanziaria all’Ars. Vediamo le ultime novità. Un emendamento del M5S alla finanziaria approvato all’Ars prevede che le pompe di benzina e le aziende distributrici di carburante si dotino di apparecchiature che certifichino l’effettiva quantità di benzina erogata, a prescindere dalla sua temperatura. La variazione della temperatura del carburante, infatti, interferisce sulla quantità effettivamente erogata, variando il volume del liquido e, di conseguenza, i litri realmente forniti. Per legge, la temperature di riferimento della benzina e del gasolio che vengono immessi nel mercato prevede che l’erogazione avvenga a 15 gradi, ma attualmente nessuno strumento alla pompa, né nelle aziende distributrici che forniscono i distributori, regola e garantisce l’effettiva corrispondenza tra combustibile pagato ed erogato.
«L’emendamento – dice Giorgio Ciaccio – potrebbe disinnescare una potenziale truffa che danneggia i distributori, ma anche gli automobilisti, la Sicilia potrebbe fare da apripista in questo senso in Italia. In tutta la penisola, infatti, non esistono apparecchiature che garantiscano la fedele erogazione della benzina, cosa che avviene, ad esempio, in Svizzera». Approvato anche l’articolo 51 della finanziaria “Misure in materia di impianti di distribuzione di carburanti”. La norma modifica la legge del 1982: l’installazione e l’esercizio degli impianti stradali di carburante per autotrazione non saranno più soggetti a concessione dell’assessorato regionale dell’Industria, bensì ad autorizzazione dell’assessorato alle Attività produttive.

Tra le norme che hanno avuto l’ok l’articolo 50 in materia di trasporti, che riguarda la dotazione finanziaria per i collegamenti aerei con le isole minori e alcuni aspetti relativi all’Iva sui corrispettivi dovuti a Trenitalia.

Approvato anche l’articolo 52 in materia di tassa di circolazione per veicoli di particolare interesse storico e collezionistico: per auto e moto storiche, escluse quelle adibite ad uso professionale e personale, è previsto il pagamento forfettario del bollo pari a 75 euro annue per i veicoli che superano i vent’anni, 35 euro per quelli che superano i trent’anni. Su questa norma, come ricordato in aula dal presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, “pende un forte rischio di impugnativa, anche alla luce di leggi analoghe votate da altre Regioni ed impugnate. Il tema è complesso”. I deputati che hanno proposto la norma hanno chiesto che, in caso di impugnativa, la Regione Siciliana ricorra presso la Corte Costituzionale, per chiarire una volta per tutte a chi appartiene la competenza legislativa in materia. “Il Parlamento ha sostenuto coralmente la norma che consente esenzioni per auto e moto d’epoca anche ventennali,allineando l’isola a quanto già previsto da altre regioni”. Lo dice Marika Cirone a proposito della norma votata dall’aula che sancisce una riduzione della tassa automobilistica per i collezionisti di auto storiche dell’isola.

L’Ars ha approvato anch l’articolo 55 della finanziaria che prevede lo stanziamento di 10 milioni per il fondo di rotazione Crias, la casa degli artigiani, e 10 milioni per l’Ircac. All’articolo è stato collegato un emendamento, proposto dal governo ed approvato dall’aula, che prevede lo stanziamento di 13 milioni di euro per un fondo di rotazione per la ristrutturazione delle passività delle imprese agricole. “E’ in arrivo una profonda boccata d’ossigeno per gli agricoltori siciliani: riparte infatti il fondo di rotazione per la ristrutturazione delle passività delle imprese agricole attraverso lo stanziamento di 13 milioni di euro che serviranno a coprire il pagamento degli interessi bancari di mutui decennali. Calcoliamo che con questo fondo potranno essere ristrutturati debiti per una cifra compresa fra 150 e 200 milioni di euro”. Lo dice Antonello Cracolici, assessore regionale all’Agricoltura, a proposito delle disposizioni inserite nell’articolo 55 della finanziaria in discussione all’Ars. “Un’altra importante novità riguarda la ‘messa a regime’ del sistema: da ora in poi – aggiunge Cracolici – ogni anno potranno essere presentate domande per la ristrutturazione dei debiti contratti fino al 31 dicembre dell’anno precedente. Fino ad oggi invece il sistema era ‘bloccato’ al 2010”. La stessa norma prevede inoltre che le richieste di capitalizzazione per le società cooperative agricole non debbano più essere presentate dai singoli soci ma possano essere presentate dalla cooperativa o delle società. “Questo consente – dice Cracolici – di rafforzare il nostro sistema di imprese e di accrescere la loro competitività”.

Via libera anche al pagamento del saldo dei corrispettivi dovuti alla ‘Sicilia patrimonio immobiliare Spa’, discendenti dal relativo contratto di servizio, pari a circa 1 milione e 900 mila euro per il 2016. Approvato un emendamento del governo che prevede che in caso di liquidazione di società partecipate il personale dipendente sia ‘assorbito’ nella società che ne assuma le funzioni, a condizione che siano garantiti gli equilibri finanziari della società stessa. Possa anche l’emendamento del governo che assegna alla Società ausiliaria Sicilia 1,5 mnl per un contratto di servizio aggiuntivo per la valorizzazione del patrimonio immobiliare della Regione siciliana.

All’interno del patrimonio dell’Irfis sarà costituito un fondo unico per favorire l’accesso al credito delle piccole e medie imprese siciliane nei settori dell’industria, compresa l’agroindustria, del turismo e della ricettività, del commercio, dell’energia da fonti rinnovabili e dei servizi. È quanto prevede una norma della finanziaria approvata dall’Ars.

Salta la norma che fissava a 118 mila euro il tetto per gli stipendi dei dirigenti degli enti e delle società controllate dalla Regione.