Formazione a Catania, avanti tutta con la certificazione delle competenze

E' la prima e l'unica università in Sicilia a poter rilasciare certificazioni. L'Università di Catania, infatti, ha approvato una procedura per la certificazione delle competenze, sia per i corsi dell'ateneo che per quelli di enti esterni. Una novità importante: è il primo ateneo siciliano perchè nella nostra regione questa possibilità era rimasta in sospeso, agganciata alla burocrazia e in pieno vuoto normativo. Adesso, invece, la Sicilia si allinea ad altre regioni d'Italia come la Toscana, la Liguria, la Val d'Aosta.

Tutto grazie alla sperimentazione portata avanti con successo dal Capitt, il servizio dell'Università che si occupa di innovazione. Dopo un progetto-pilota, infatti, la certificazione è una realtà permanente. Lo conferma il direttore del "Centro per l'Aggiornamento delle Professioni e per l'Innovazione e il Trasferimento Tecnologico" Aldo Missale: "Soprattutto in tempo di crisi – spiega a Il Mattino di Sicilia – la certificazione delle competenze è forndamentale: i lavoratori che frequentano i corsi di formazione certificati dall'Università, infatti, avranno un curriculum con un valore aggiunto, e una garanzia per l'imprenditore che li vorrà assumere. Il nostro progetto vuole essere da stimolo, perchè la Regione si doti di questi strumenti".

A febbraio la procedura universitaria è stata approvata dagli Organi Collegiali dell'ateneo, un riconoscimento ufficiale per il via libera: "Siamo operativi – aggiunge Irene Manganaro, che ha curato il progetto – per tutte le aziende di formazione che vogliono fare domanda di certificazione. E' chiaro che per ottenerla bisogna avere dei requisiti, secondo gli standard del regolamento".

Il progetto-pilota è stato portato avanti grazie alla collaborazione con l'ente di formazione "Eurosoluzioni 2000", con cui il Capitt è associazione temporanea di scopo: "nella commissione – spiega Manganaro – abbiamo inserito un rappresentante della Regione, per fare da trait d'union tra l'Università e l'assessorato regionale".

E' stato sciolto, così, un nodo burocratico che di fatto bloccava le certificazioni in Sicilia: una legge nazionale, infatti, impone che ad occuparsene sia la Regione, che deve legiferare e definire la procedura. Ma la macchina amministrativa è rimasta indietro. Per superare questa impasse è intervenuto il Capitt: "Abbiamo fatto riferimento alle normative delle altre Regioni italiane- continua Manganaro – dove le commissioni sono formate da commissari regionali e docenti". Per certificare le competenze c'è il Libretto del Formatore, approvato nel 2004.