Gestione rifiuti ad Agrigento, Confindustria: “Violazione concorrenza con aggravi di costi e aumento inefficienza”

“In questi giorni assistiamo ad un rinnovato ed ampio dibattito sulla questione dell’erogazione del servizio rifiuti in Sicilia, anche alla luce della recente delibera del Consiglio Comunale di Agrigento di ricorrere alla formula dell’affidamento in house mediante una apposita struttura che il Comune dovrà creare. Rispetto a simili scelte spiace dover rilevare che il confronto nel dibattito pubblico non verte su aspetti essenziali, quali le condizioni e i vantaggi da garantire a famiglie e imprese a fronte del costo corrisposto per fruire del servizio, bensì esclusivamente sul soggetto competente ad erogarlo”. Lo dichiara Antonio Siracusa, delegato di Confindustria Centro Sicilia per il territorio di Agrigento.

“A questo proposito, è bene anzitutto ricordare che l’affidamento di un servizio pubblico mediante gara costituisce la regola, e non l’eccezione, se davvero è interesse di tutti tutelare la concorrenza e il corretto funzionamento del mercato. Scelte differenti, a prescindere se adottate ad Agrigento o altrove, di fatto – prosegue – rischiano di condizionare la competizione e la libertà di iniziativa economica, ostacolando di conseguenza lo sviluppo di processi di ricerca e innovazione aziendale e, quindi, l’efficienza e la sostenibilità ambientale stessa del servizio erogato all’utenza”.
In un contesto di gestione in house dei rifiuti da parte dei Comuni attraverso il sistema della Ato, che ha già mostrato di essere fallimentare, risulterebbe oggi paradossale ripercorrere sotto altra formula analoga via, “con il solo effetto di determinare – aggiunge Siracusa – ulteriori disservizi e disagi per i contribuenti oltre ad un’inevitabile e drammatica certezza: l’aumento di imposte e tributi a carico della collettività”.
“Evidentemente è destinato a rimanere inascoltato l’appello del Presidente dell’Autorità antitrust, che proprio il 6 novembre scorso, in audizione presso la Commissione Ambiente del Senato, ha sollecitato le Istituzioni e gli enti locali interessati ad una maggiore concorrenza nell’ambito della gestione dei rifiuti urbani, sia nelle fasi di raccolta che del riciclo, al fine di ottenere vantaggi non solo di tipo ambientale ma anche economico a favore dei cittadini-consumatori. Prendiamo atto con rammarico – conclude Siracusa – che in tanti ancora ritengono la trasparenza, la competenza e il libero mercato fattori trascurabili”.