Gli operai investono il Tfr, ritorna la Birra Messina: si chiamerà Birra dello Stretto

MESSINA. Hanno investito risparmi e Tfr per salvare una grande tradizione e soprattutto il loro posto di lavoro. E’ la storia di 15 addetti dell’ex Birra Messina, glorioso e storico marchio che negli ultimi anni (prima della chiusura) era di Heineken che hanno pianificato un investimento di quattro milioni di euro per un nuovo stabilimento nell’area industriale di Larderia, a Messina e a partire dall’autunno cominceranno a produrre tre nuove birre. dovrebbero arrivare negli scaffali a ottobre. I soci della nuova cooperativa Birrificio Messina, nata dalle ceneri del personale delle aziende Triscele e Birra Messina, hanno investito anche con il loro Tfr e nei prossimi giorni i quindici saranno ospiti all’Expo di Milano per raccontare la loro storia.
La nuova birra, che nelle intenzioni dei soci della coop punta a prendere il posto della «Messina» tra bar e pizzerie si chiamerà «Birra dello Stretto». Le altre due birre che saranno prodotte nello stabilimento di Messina si chiameranno «Doc 15», birra «luppolata» perché conterrà a dosi elevate la sostanza derivata della pianta che è essenziale nella produzione delle «bionde», e la cruda Doc 15 dal gusto fruttato. La definizione di Doc fa riferimento alle alte competenze degli addetti mentre il 15 richiama il numero di chi ha creduto nella nuova iniziativa.
Nel 2011 con la crisi della ditta Triscele che aveva acquistato nel 2007 lo storico stabilimento della Birra Messina, ma non il marchio dall’Heineken, una quarantina di operai si era ritrovata prima in cassa integrazione e con la fine degli ammortizzatori sociali senza un lavoro. In 15 non si sono persi d’animo e hanno costituito la cooperativa Birrificio Messina.
La società ha in mente di creare una quarta etichetta che sarà scelta nelle prossime settimane dal concorso di idee «La Birra della tua Terra» lanciato dai giovani dell’associazione Terra Nostra.