Governo Crocetta, questa settimana il rimpasto. Assessori politici e ingresso del Ncd di Alfano

Governo Crocetta, questa settimana il rimpasto. Assessori politici e ingresso del Ncd di Alfano. Cambia volto il governo Crocetta, con la formazione di una nuova Giunta, l’ennesima di una tormentata serie. La novità è che si ritorna alla politica, e quindi ci saranno politici di primo piano, almeno per il Pd, dove sarà confermato Baldo Gucciardi all’assessorato alla Sanità. Mentre entrerà in giunta il Nuovo Centro Destra, ma con l’indicazione di un tecnico d’area.  Il partito di Alfano è comunque già una stampella del governo Crocetta, perchè sta lavorando insieme alla maggioranza per aggiustare la legge sulle ex province ed evitare l’impugnazione del governo Renzi.

«Con Pd e Udc è stato concordato – spiega Cascio del Ncd – che la riforma delle Province verrà cambiata in base alle impugnative in arrivo da Roma. Introdurremo il voto ponderato per eleggere i vertici delle città metroplitane e dei liberi consorzi. E toglieremo i bonus ai nuovi amministratori».

La guida delle città metropolitane non verrà estesa automaticamente al sindaco del capuologo ma Cascio anticipa che «la data delle elezioni verrà spostata a giugno, dopo le Amministrative. Per farlo modificheremo la norma che impone di fissarla entro novembre». Ncd con i suoi 7 deputati ha votato giovedì la manovra correttiva e ora diventa il terzo pilastro per formare una maggioranza sulle Province.

 Rosario Crocetta ha confermato ieri che «c’è la necessità di potenziare la coalizione per renderla più coesa». Prima del rimpasto si aspetta  la costituzione dell’intergruppo all’Ars dell’Ncd con l’Udc. Solo dopo  si penserà al nuovo governo. Ma nel centrodestra di Alfano le tensioni sono altissime. Ieri  da Roma i deputati di Alfano (Bosco, Minardo, Pagano e Mancuso) hanno ancora attaccato il governo Crocetta. “Ci sorge il sospetto che il Presidente Crocetta voglia far finta di non comprendere che questa legge sui liberi consorzi e città metropolitane approvata in Sicilia è una finta riforma che getta soltanto fumo negli occhi dei cittadini ai quali si cerca di far credere che le province sono state abolite mentre in realtà si fa soltanto un maquillage che nulla cambia nella sostanza”. Lo dichiarano in una nota congiunta i deputati di Area Popolare, Nino Bosco, Nino Minardo e Alessandro Pagano e il senatore di Ap Bruno Mancuso. Già nei giorni scorsi i parlamentari nazionali di Ncd-Area popolare si erano pronunciati contro l’ingresso in giunta degli alfaniani. “L’atteggiamento di Crocetta – spiegano i parlamentari Ap – dimostra ancora una volta di più, se mai ce ne fosse bisogno, che dobbiamo stare alla larga da quest’uomo e dal suo modo di intendere la politica. La Sicilia e i siciliani meritano molto di più e prima riusciranno a liberarsi di lui, meglio sarà. Da parte nostra – concludono – ci adopereremo affinché la legge sui liberi consorzi e città metropolitane approvata venga impugnata dal governo nazionale per evidenti profili di incostituzionalità. E ci auguriamo che il presidente Crocetta non sia andato dal presidente Renzi a elemosinare qualche intervento ad hoc”.

Non stanno a guardare il Pdr (che presto diventerà Sicilia Futura) e Sicilia Democratica, che non ci stanno, in questo schema, a passare come alleati minori.