Guardia di finanza, nel 2013 scoperta in provincia di Palermo evasione fiscale per 400 milioni

Ammonta ad oltre 400 milioni l’evasione fiscale scoperta dalla Guardia di Finanza solo nel 2013. Un dato reso noto dal generale Stefano Screpanti, comandante provinciale della Fiamme giale nel capoluogo siciliano, nel corso di una conferenza stampa. Sono stati eseguiti oltre 1.000 interventi nel settore fiscale, fra cui 300 verifiche approfondite sulla contabilità e le disponibilità finanziarie di esercenti imprese e professioni, che hanno permesso di scoprire fenomeni di frode ed evasione per oltre 400 milioni, di cui 360 milioni di ricavi non dichiarati e costi non deducibili ai fini delle imposte sui redditi ed altri 47 milioni di euro di IVA evasa e non versata e relative sanzioni.
Nell’ambito di questi valori, rispetto al 2012 si segnala un aumento del 32% dell’Iva complessivamente non versata allo Stato, per complessivi 12 milioni e di più del 200% dell’ammontare dell’evasione internazionale, connessa a operazioni con l’estero, per oltre 20 milioni di ricavi non dichiarati. Scoperte 155 persone che, pur avendo esercitato imprese e attività di lavoro autonomo, sono risultati completamente sconosciuti al fisco (evasori totali), non avendo presentato dichiarazioni per uno o più anni: di questi, 20 sono imprese di costruzioni, 54 esercenti attività commerciali, 27 imprese di servizi, 10 attivita’ manifatturiere, 17 professionisti, 26 soggetti privati e un allevatore.
Denunciate 177 persone responsabili, nel complesso, di 292 reati tributari ( 6% sul 2012), fra cui si annoverano 62 casi di dichiarazione fraudolenta, 46 di dichiarazione infedele, 56 di omessa dichiarazione, 34 di emissione di fatture per operazioni false e 18 occultamenti o distruzioni di scritture contabili. Sequestrati su disposizione dell’autorità giudiziaria, ai fini del concreto recupero delle imposte evase da parte dei responsabili delle più gravi condotte evasive costituenti reato, patrimoni e disponibilità finanziarie per 11 milioni.
A Palermo sono più che raddoppiati i numeri delle persone che hanno percepito finanziamenti pubblici illegittimi, comunitari e nazionali. La somma scoperta dalla Guardia di finanza, guidata dal generale Stefano Screpanti, ammonta a oltre 173 milioni, di cui 12 milioni bloccati prima della erogazione, con la denuncia all’autorità giudiziaria di 156 persone, di cui 7 arrestati. Nell’ambito degli accertamenti svolti su delega della Corte dei Conti, individuati sprechi o irregolari gestioni di fondi pubblici che hanno cagionato danni all’erario per 208 milioni di euro e segnalati alla magistratura contabile 222 soggetti per responsabilità di tipo amministrativo.
Eseguiti provvedimenti di sequestro di beni e disponibilità accumulati illecitamente dai responsabili di truffe sui fondi pubblici, disposti dall’autorità giudiziaria ordinaria per oltre 55 milioni di euro e, per altri 15 milioni, disposti dalla magistratura contabile. Svolte inoltre, su delega dell’autorità giudiziaria ordinaria, 62 indagini relative a reati contro la Pubblica amministrazione conclusesi, nel complesso, con la denuncia di 221 soggetti (fra cui 29 per peculato, 30 per corruzione e 119 per abuso d’ufficio), di cui 13 tratti in arresto.
Effettuati 172 controlli volti a verificare la sussistenza dei requisiti di legge previsti per l’erogazione di prestazioni sociali agevolate, con percentuali di irregolarità vicine al 50% dei casi ed un danno complessivo cagionato allo Stato di circa 300.000 euro. Tra i responsabili, persone che hanno beneficiato indebitamente dell’esenzione del ticket per le prestazioni sanitarie o che hanno falsamente attestato di possedere i requisiti per essere ammessi al gratuito patrocinio a carico dello Stato per spese di giustizia, previsto solo per i soggetti non abbienti, altri che hanno indebitamente autocertificato i requisiti di legge previsti per l’erogazione del cosiddetto “assegno di maternita’” da parte dell’Inps o per ottenere il cosiddetto buono libri ed altri ancora che hanno falsamente attestato di avere diritto, sulla base del reddito del nucleo familiare, ad un contributo sul canone di locazione previsto per le famiglie più bisognose.
In sensibile aumento i casi di persone sottoposte a verifica fiscale che hanno accettato al termine del controllo i verbali redatti dalla Guardia di Finanza, aderendo alla procedura dell’accertamento con adesione e versando subito all’erario un complesso di circa 10 milioni di euro a titolo di imposte evase. Nel contrasto al lavoro nero, effettuati 141 interventi, che hanno portato alla scoperta di altrettante imprese che hanno impiegato manodopera in violazione alla normativa in tema di lavoro, ricorrendo, nel complesso, a 426 lavoratori in nero e ad altri 71 irregolari.

La Guardia di finanza di Palermo nel 2013 è stata impegnata nell’esecuzione di 112 accertamenti economico-patrimoniali a carico di condannati e indiziati di appartenere ad associazioni mafiose e loro prestanome, che hanno riguardato complessivamente 478 persone fisiche e 156 società. Eseguiti provvedimenti di sequestro e confisca emessi dall’Autorita’ Giudiziaria ai sensi della normativa antimafia di 747 beni mobili e immobili e disponibilita’ finanziarie, fra cui 87 aziende, per un valore complessivo di circa 400 milioni di euro. Questi i dati resi noti dalle Fiamme gialle nel corso di una conferenza stampa alla presenza die vertici della Finanza a Palermo. Mentre nel 2012 il dato superava il miliardo. «E’ un problema tecnico – dice Screpanti – il fenomeno dell’aggressione ai beni mafiosi riguarda fenomeni di contiguità tra imprese e ambienti mafiosi che richiede da parte nostra uno sforzo investigativo maggiore».
Nell’ambito delle indagini svolte su organizzazioni criminali dedite ai traffici illeciti e attivita’ di reimpiego dei relativi proventi, anche collegate ad ambienti mafiosi, denunciate 36 persone per associazione per delinquere, di cui 21 arrestati ed altri 35 per il reato di trasferimento fraudolento di valori, indicativo di fenomeni di interposizione fittizia, di cui 6 arrestati. In materia di riciclaggio sono stati eseguiti 44 controlli, con 70 soggetti verbalizzati di cui 25 denunciati e 44 sanzionati per violazioni amministrative connesse al trasferimento di valuta contante superiore ai limiti fissati dalla legge; 35 milioni di euro l’ammontare del riciclaggio accertato, nel complesso.
Nell’azione di contrasto all’usura, effettuate 16 indagini concluse con la denuncia di altrettanti soggetti, di cui 2 tratti in arresto e con il sequestro di oltre 20 milioni di euro. Nelle 69 indagini svolte nel settore dei reati societari, fallimentari, bancari e finanziari, sono stati denunciati 185 soggetti di cui 6 tratti in arresto. Controllati inoltre, presso l’aeroporto “Falcone – Borsellino” di Punta Raisi, 280 soggetti in entrata e/o in uscita dal territorio nazionale per verificare il rispetto delle norme sulla circolazione transfrontaliera di valuta, di cui 33 verbalizzati per avere trasportato, nel complesso, 312.000 euro in eccedenza rispetto al limite consentito, con applicazione di sanzioni per circa 40 mila euro.
Nel 2013 la Gdf di Palermo ha sequestrato oltre 8,2 tonnellate di droga e 255 fra piante e semi di canapa, a carico di 60 persone denunciate, di cui 29 arrestati; 484 le persone segnalate alle competenti Prefetture perche trovati in possesso di quantitativi di droghe per uso personale. Nell’attivita’ di contrasto al falso monetario sono state sequestrate 1.762 banconote false per un valore complessivo di circa 100 mila euro. Le banconote risultate piu’ contraffatte sono quelle da 50 Euro (660 pezzi), da 20 Euro (567 pezzi) e quelle da 100 Euro (493 pezzi). Denunciate 8 persone per violazioni in materia di armi ed esplosi, di cui 1 arrestata, e sequestrate 104 armi tra fucili e pistole, 114 cartucce e 135 Kg di esplosivo. In materia di tutela ambientale sono state denunciate a piede libero 30 soggetti e sequestrate 2 discariche per complessivi 2.500 mq e circa 17 tonnellate di rifiuti industriali. Per quanto riguarda la lotta al contrabbando, in oltre 200 interventi contro il traffico di sigarette di contrabbando, sequestrata oltre 1 tonnellata e mezza di tabacchi lavorati esteri e 18 automezzi utilizzati per il trasporto e l’occultamento della merce, con la denuncia di 235 persone. In questo ambito, si conferma il trend crescente che, dal 2011, caratterizza i casi di contrabbando di tabacchi lavorati esteri scoperti dalla Guardia di Finanza presso il porto di Palermo e che originano dalle rotte marittime provenienti dal Nord Africa, aumentati, rispetto ai dati registrati nel biennio precedente, del 1.000%. I dati sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa al Comando provinciale delle Fiamme gialle a Paleermo.
A fronte di 185 kg di sigarette sequestrati presso la scalo portuale nel 2011, si e’ passati agli 820 del 2012 e ai 1.240 del 2013, con il sequestro di autoveicoli pari, nei tre anni considerati, a 1, 12 e 18 e la denuncia, rispettivamente, di 30, 111 e 196 soggetti; questo andamento si conferma anche all’inizio del 2014, dal momento che solo a gennaio sono stati sequestrati, in arrivo al porto, 203 kg di t.l.e., con la denuncia di 25 persone.Il piu’ delle volte le sigarette viaggiano nascoste dentro carichi di copertura costituiti da materiale scadente o di scarsa qualita’ (di solito vecchia mobilia), o stipate all’interno delle autovetture, con modificazioni strutturali delle stesse, come nel caso dei doppifondi realizzati soprattutto all’interno dei cruscotti, dei serbatoi e dei sedili posteriori, a volte occultati in confezioni di succhi di frutta; non sono mancati casi in cui le sigarette sono state trovate anche all’interno delle ruote, comprese quelle di scorta.
In oltre 200 interventi contro il traffico di sigarette di contrabbando, la Guardia di Finanza di Palermo nel 2013 ha sequestrato oltre 1 tonnellata e mezza di tabacchi lavorati esteri e 18 automezzi utilizzati per il trasporto e l’occultamento della merce, con la denuncia di 235 persone. Si conferma il trend crescente che, dal 2011, caratterizza i casi di contrabbando di tabacchi lavorati esteri scoperti dalla Guardia di Finanza presso il porto di Palermo e che originano dalle rotte marittime provenienti dal Nord Africa, aumentati, rispetto ai dati registrati nel biennio precedente, del 1.000%.
Infatti, a fronte di 185 kg di sigarette sequestrati presso la scalo portuale nel 2011, si e’ passati agli 820 del 2012 e ai 1.240 del 2013, con il sequestro di autoveicoli pari, nei tre anni considerati, a 1, 12 e 18 e la denuncia, rispettivamente, di 30, 111 e 196 soggetti; questo andamento si conferma anche all’inizio del 2014, dal momento che solo a gennaio sono stati sequestrati, in arrivo al porto, 203 kg di t.l.e., con la denuncia di 25 persone.
Il più delle volte le sigarette viaggiano nascoste dentro carichi di copertura costituiti da materiale scadente o di scarsa qualità (di solito vecchia mobilia), o stipate all’interno delle autovetture, con modificazioni strutturali delle stesse, come nel caso dei doppifondi realizzati soprattutto all’interno dei cruscotti, dei serbatoi e dei sedili posteriori, a volte occultati in confezioni di succhi di frutta; non sono mancati casi in cui le sigarette sono state trovate anche all’interno delle ruote, comprese quelle di scorta.