I conti della Sicilia, approvata la manovra. Baccei: "Da Novembre blocco della spesa, non ci sono soldi"

I conti della Sicilia sono un disastro. E’ stata approvata la manovra, ma Baccei avverte: “Da Novembre blocco della spesa, non ci sono soldi”. L’Ars ha approvato con 30 voti favorevoli, uno contrario e 10 astenuti, la manovra di assestamento del bilancio per il 2015/2017. Erano presenti 41 deputati su 90. Assente in massa il gruppo del M5S. Hanno disertato anche gli esponenti di Grande Sud-Pid. Approvati gli articoli tecnici che accertano il disavanzo complessivo in quasi 7 miliardi di euro e prevedono la cancellazione dei residui attivi. Nel corso della seduta, l’assessore all’Economia Baccei ha ammesso la criticità in cui versano le casse della Regione: “Le entrate sono inferiori a quelle previste. Da novembre saremo costretti a bloccare la spesa. Lo dico con la massima trasparenza: è probabile che nel mese di novembre bloccheremo la spesa sino a fine anno. Sono stato il primo a denunciare le entrate gonfiate che sono inferiori alle previsioni, adesso bisogna sistemare i conti”.   “Io non sono siciliano – ha aggiunto – qui non conosco nessuno”

Baccei ha anche denunciato una vicenda particolare, tutta siciliana: “Nei Consorzi di bonificia, nonostante il blocco delle assunzioni e delle promozioni, il costo del lavoro è salito di cinque milioni. Non daremo un euro in più ai Consorzi finché da quelle strutture non arriveranno i bilanci e i documenti che spieghino quello che è successo”. Sara Barresi, assessore all’Agricoltura ha rivolto un appello al suo collega: “I soldi non bastano per pagare gli stipendi fino a fine anno”. “Soldi non ce n’è – ha ribadito Baccei – anzi, per il 2016 dovremo trovare altri tre miliardi”.

Sono stati sbloccati 38 milioni di euro da destinare ai Comuni, quasi 14 milioni per l’assessorato alla Salute. Un milione e 600 mila euro per ex province, fondi per Aras, Corfilac. Niente fondi ulteriori, invece, al Teatro di Messina, al Teatro Massimo di Palermo, allo Stabile di Catania. Rimasto invariato l’articolo che prevedeva 9 milioni per i forestali. Ridotto il capitolo per gli ex Pip, da 9 a 6 milioni e mezzo.
Via libera anche agli interventi di manutenzione del territorio (1,5 milioni) e ai Cantieri di servizi (4 milioni). Resta invariato il contributo per i talassemici di 733 mila euro, mentre 475 mila andranno all’associazione agricoltori. Incrementato il fondo in favore dei consorzi di bonifica di 1 milione 125 mila euro. Ottocentomila euro alle società partecipate, per il pagamento di stipendi per il personale che svolge gli straordinari e i notturni nei musei.

VINCIULLO. “Nella situazione azione drammatica che stiamo vivendo – ha commentato il presidente della Commissione bilancio, Vincenzo Vinciullo – pochi hanno messo in evidenza il fatto che abbiamo cancellato sette miliardi di residui attivi, cioè entrate che non si sarebbero mai materializzate, questa era l’ unica risposta per consentire l’ avvio del lavoro per i forestali già da lunedi e per rifinanziare alcuni settori come quelli che interessano i ciechi, i malati psichici, bambini affidati ad autorità giudiziaria. Sono stati sbloccati – ha aggiunto – 38 mln di eruo da destinare ai comuni, quasi 14 mln per l’assessorato alla salute. Infine 1 mln e 600 mila per ex province, fondi per Aras, Corfilac, tutti soggetti che stanno contribuendo a rilanciare settore agricolo siciliano, l’unico con il Pil positivo”.

FALCONE. “La bocciatura da parte della maggioranza all’Ars dell’emendamento che avrebbe messo al sicuro i consorzi di bonifica, – ha commentato il capogruppo di Forza Italia Marco Falcone – con l’assegnazione di risorse per 2 milioni e 600 mila euro, è cosa vergognosa. Si tratta dell’ennesimo schiaffo rivolto alla Sicilia che produce, all’agricoltura, ad un’economia già in ginocchio e quotidianamente mortificata da un esecutivo incapace e da una maggioranza connivente”, così l’onorevole Marco Falcone.