I conti della Sicilia, la manovra da oggi è all'Ars

La manovra finanziaria della Sicilia da oggi è all’Ars, dopo il vaglio della Commissione Bilancio. Ci sarà tempo fino a giovedì per presentare gli emendamenti, poi comincerà la lunga discussione, che deve terminare entro e non oltre il 29 Febbraio. Le ultime novità: resta in bilico Riscossione Sicilia, ci saranno delle misure di aiuto per l’agricoltura. Slittano i tagli ai costi della politica: la Sicilia ancora una volta decide di rinviare l’adeguamento al ribasso del gettone di presenza dei consiglieri comunali e delle indennità degli assessori.

Le operazioni sono avvenute tutte senza particolari variazioni alla spesa: l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, ha infatti spiegato più volte ai deputati che per ottenere da Roma altri 500 milioni di euro di aiuti necessari a far quadrare i conti della Regione, e necessario approvare la manovra evitando l’ aumento della spesa.

Discordanti i pareri espressi dai parlamentari sul documento uscito dalle stanze della seconda commissione legislativa: Alice Anselmo, capogruppo del gruppo Pd,  si è dichiarata soddisfatta: “Nonostante le difficoltà dovute ad un complesso percorso di risanamento che stiamo portando avanti alla Regione, in commissione Bilancio abbiamo approvato una manovra che contiene misure a sostegno delle categorie produttive e di contrasto alla povertà”. Anselmo non manca di fare riferimento alle polemiche scoppiate nel corso delle riunioni della commissione di questo fine settimana appena trascorso e che hanno visto protagonisti i componenti del Movimento Cinquestelle: “Dispiace constatare che il Movimento Cinquestelle abbia messo in atto una strategia di continue provocazioni all’Ars, evidentemente nel tentativo di distogliere l’attenzione da quanto sta avvenendo a Bagheria dove dopo il ‘caso Cinque’, le dimissioni del loro assessore dimostrano tutti i limiti e le contraddizioni di un movimento politico che predica bene e razzola male, molto male e ci auguriamo che in aula ognuno svolgerà con equilibrio e responsabilità il proprio ruolo”.
Le polemiche sono avvenute anche tra componenti dello stesso partito. Due deputati del Pd, Mario Alloro e Giovanni Panepinto, avevano abbandonato la riunione della commissione per motivi politici, poiché non erano d’accordo su quanto stava accadendo e sono stati sostituiti a loro dire irregolarmente dallo stesso capogruppo del Pd Alice Anselmo e da Valeria Sudano. I due deputati che sono stati sostituiti si sono rivolti alla presidenza dell’Ars per chiedere spiegazioni e il vicepresidente Giuseppe Lupo, sempre del Pd, ha motivato la sostituzione dichiarando che si sarebbero bloccati i lavori e c’era urgenza di approvare la finanziaria per portarla questa settimana in Aula. Vediamo in linea generale di quali provvedimenti sono passati in commissione Bilancio.
All’interno del documento approvato risultano i cosiddetti finanziamenti a pioggia, molti dei quali costituivano un tempo la famosa tabella H, le proroghe dei precari, lo stop al turnover dei forestali e il tetto per i dirigenti delle società partecipate ed enti controllati. E ancora le regole per aumentare la raccolta differenziata dei rifiuti. Molti articoli verranno ridiscussi in Aula poiché non vi erano ancora accordi da parte di tutte le forze politiche.
La finanziaria non piace alle opposizioni:  Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia ha detto che si tratta della “peggiore proposta di legge finanziaria degli ultimi vent’anni. Il documento – dice Falcone –  condanna la Sicilia all’arretratezza e alla povertà, privo di programmazione, di un progetto di crescita, totalmente agli antipodi dalla rivoluzione crocettiana tanto sbandierata e mai venuta. Ancora una volta ci si dimentica dell’impresa e dell’agricoltura, entrambe in crisi profonda, di sostenere turismo e cultura. Pochi e insufficienti gli interventi utili allo sviluppo, e comunque voluti dalle opposizioni, tra questi il fondo per la progettazione dei comuni, contenuto nella contro finanziaria presentata da Forza Italia”.