Il bilancio di un anno di governo Crocetta secondo Crocetta

Il presidente Rosario Crocetta al termine della sua arringa di difesa dagli attacchi del M5S sull’operato di 11 mesi di governo ha consegnato un faldone di 70 pagine. Si tratta di un documento dal titolo inequivocabile “Relazione sull’attività svolta dal governo del presidente Crocetta” consegnato ai giornalisti al termine dell’intervento in sala d’Ercole. In questo documento sono illustrati tutti i provvedimenti adottati dalla giunta e sono indicati quelli ancora da prendere.

Al primo punto c’è la programmazione per la quale si precisa lo stato di attuazione del PO FESR 2007-13.Crocetta sostiene che oggi il programma dopo la manovra correttiva approvata dalla Commissione europea lo scorso 5 luglio ha un valore di 4,3 miliardi di euro e registra impegni per 2.312 e pagamenti per 1.475. Attraverso un processo di riprogrammazione la dotazione finanziaria è pari 4,3 milioni di euro, con la riduzione del cofinanziamento del Por sono state finanziate: misure anticiclicl4 per un importo di 428 milioni di euro; nuove azioni regionali per un importo di 417 milioni di euro; il piano di salvaguardia dei progetti avviati dal PO FESR per un importo di 824 milioni di euro.

Al secondo punto l’Economia. All’interno del bilancio di previsione 2013 il Governo ha avviato con difficoltà un’operazione di risanamento dei conti pubblici attraverso la creazione di un fondo per gli equilibri di bilancio e per la cancellazione dei residui attivi con una dotazione complessiva di 300 mln di euro. Inoltre c’è stata la copertura del disavanzo 2012 per circa 1.000 mln di euro ereditato dalle precedenti gestioni. Il disavanzo è stato spalmato in tre annualità.

Al terzo punto la Salute con un risparmio della spesa di 110 milioni di euro; il superamento della assistenza domiciliare integrata con il superamento del target di 3, 5% di anziani over 65; il miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva dei farmaci a maggior consumo con una riduzione della spesa farmaceutica di 26 milioni di euro; l’avvio della sperimentazione della ricetta dematerializzata; programmazione d’interventi di sorveglianza e assistenza sanitaria nelle aree a rischio ambientale (provincie di Caltanissetta, Messina e Siracusa); avvio della banca dati assistiti; percorso per il superamento dell’Ospedale psichiatrico Giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto; avvio della rete IMA infarto miocardico acuto; programma regionale del registro tumori siciliani.

Al quarto punto c’è l’Energia. Il presidente Crocetta sostiene che si sono semplificate e snellite le procedure amministrative e la riorganizzazione territoriale del Dipartimento Energie e degli sportelli territoriali.

Al quinto punto troviamo i Servizi di pubblica utilità. Con la legge regionale 9 gennaio 2012 n.2 sono state dettate le norme transitorie per il servizio idrico e sono state poste in liquidazione le attuali Autorità d’ambito ottimale. Attualmente è stata avviata una ricognizione dell’assetto del servizio idrico integrato che ha convocato per ciascuno dei 9 Ato idrici sia l’Autorità d’ambito che il Gestore dei Servizi idrici integrati. In materia di rifiuti la legge regionale 9 gennaio 2013 n. 3 consente ai Comuni di gestire in forma singola o associata la raccolta, lo spazzamento e il trasporto dei rifiuti. Mentre con la legge regionale 8 aprile 2010 n. ha costituito le SRR. Con l’ordinanza del presidente della regione del 27 settembre 2013 si è stabilita la gestione liquidatoria degli ATO e si è provveduto alla nomina di Commissari straordinari.

Al sesto posto il Turismo, settore che grazie al PO FERS 2017/2013 ha permesso l’approvazione dei una graduatoria di progetti inerenti infrastrutture sportive; nel mese di luglio è stata attuata la graduatoria per il cofinanziamento di festival cinematografici per un totale di 288 mila euro e valutati positivamente 24 progetti.

Al settimo c’è il settore delle Infrastrutture e dei trasporti. L’attuazione del posa in opera dell’asse autostradale Siracusa Gela, la statale 640 nel tratto tra Agrigento e Caltanissetta e la messa in sicurezza dell’autostrada Palermo Messina.

All’ottavo il settore della Funzione pubblica, con l’adozione di un codice etico relativo ai provvedimenti da assumere nella lotta alle molestie sessuali nei luoghi di lavoro, e l’istituzione di un Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, valorizzazione del benessere per chi lavora e contro le discriminazioni

Al nono le Autonomie locali con la riforma delle province. La legge regionale n.8 del 2013 “Norme in materia di rappresntanza e doppia preferenza di genere

Al decimo le Attività produttive con los blocco e l’avvio di strumenti a sotegno delle imprese, l’avvio delle attività di coordinamento e fgestione dell’Irsap; le zone franche urbane.

All’undicesimo l’Agricoltura, con le norme per la riorganizzazione dell’Amministrazione Forestale, la Convenzione tra Protezione civile, Assessorato regionale Infrastrutture e Mobilità, Esa e Anci Sicilia per la pulitura e la sistemazione dei corsi d’acqua e la rimozione di movimenti franosi nelle strade.

Al dodicesimo i Beni culturali e identità siciliana, settore nel quale è stata avviata una convenzione con la l.r 912013 per la manutenzione delle aree verdi di siti archeologici, miglioramento della qualità di servizi nei Musei.

Al tredicesimo Famiglia e politiche sociali,con l’attuazione del bando APQ giovani; ddl sugli asili nido; bando per la riqualificazione dei beni confiscati alla mafia; ddl sulla integrazione degli immigrati

Al quattordicesimo il Lavoro, sono state attuate misure anticicliche previste dalla PAC rendendo possibili interventi di politica attiva del lavoro a favore dei soggetti beneficiai di ammortizzazioni sociali in deroga.

Al quindicesimo Territorio e ambiente, sono state attuate azioni di contrasto all’abusivismo, un’indagine sulla qualità dell’aria, il tavolo tecnico sul Muos riqualificazione costiera in Sicilia la messa in sicurezza delle raffinerie Eni di Gela.

Al sedicesimo Istruzione e formazione, il settore in cui è stata attuato una riqualificazione del Dipartimento per accrescere il livello, la legalità e la qualità nonché i costi di gestione; spending review con un risparmio nelle casse regionali di 500 mila euro; mobilità e rotazione del personale, riduzione della spasa formativa e garanzia dei livelli occupazionali con un risparmio di 60 milioni di euro rispetto la 2013; tagli dei corsi inutili; revoca dell’accreditamento di 200 enti fantasma.