Il libro: Suca, storie e usi di una parola

In uscita il 28 giugno in tutte le librerie nazionali e sugli store online il nuovo libro di Roberto Sottile, SUCA Storia e usi di una parola: la storia e gli usi dell’insulto-imperativo più noto della sicilianità raccontati col sorriso sulle labbra da un esperto linguista, un libro che parte dall’analisi tecnica per descrivere in tono giocosamente brioso un fenomeno “culturale” travolgente in Italia. Il testo verrà presentato lunedì 28 giugno alle ore 18:30 a Palermo ai Cantieri Culturali alla Zisa negli spazi di Arci Tavola Tonda (Capannone 18A – Via Paolo Gili, 4) a dialogare con l’autore saranno Giuseppe Paternostro, Alessandra Agola e Domenico Pellegrino. Introduce Ottavio Navarra.

suca

“Suca”: dal verbo sucari, ‘succhiare’, nel senso meno curiale del termine: nel tempo, la parola ha superato il regionalismo ed è entrata a pieno titolo nell’uso nazionale, sviluppando una miriade di usi figurati che si sono affermati in ambiti comunicativi diversi: dall’italiano colloquiale al gergo dei ragazzi, dal web ai mass media, dalle curve calcistiche a provocatori manifesti pubblicitari, arrivando a cambiare forma passando da SUCA a 800A. 

Una parola “jolly”, che parte dall’esprimere contrarietà nei confronti di una richiesta, una situazione, una verità, un comportamento per racchiudere un caleidoscopio di espressioni; il suo significato può essere più forte o più attenuato, comunicare rabbia oppure sfida, scherno oppure dispetto.
Roberto Sottile, col suo stile rigoroso e permeato di raffinata ironia, sceglie un termine “esplosivo” e dirompente per riflettere sull’uso del dialetto, sulle sue influenze sull’Italiano, sulla trasformazione dei registri comunicativi e sulla vivacità della nostra lingua.

L’autore: Roberto Sottile insegna Linguistica italiana nel Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Palermo. Fa parte del Comitato Scientifico dell’Atlante Linguistico della Sicilia (ALS). Si è occupato di lessicografia geo-etnodialettale (Lessico della cultura dialettale delle Madonie. 1. L’alimentazione, 2. Voci di saggio, Palermo 2010-2011) e del rapporto tra dialetto e mondo giovanile (Il dialetto nella canzone italiana degli ultimi venti anni, Roma 2013). Con Giovanni Ruffino ha pubblicato Parole migranti tra Oriente e Occidente (Palermo 2015), una raccolta di voci dialettali di origine araba che attraverso la Sicilia si sono diffuse in Europa e nel bacino del Mediterraneo. Con Navarra Editore ha pubblicato Le parole del tempo perduto (2016).