Il Marrobbio flagella Lampedusa: affondate barche e pescherecchi

Due pescherecci ed alcune piccole imbarcazioni da diporto sono affondati nel porto di Lampedusa per via del fenomeno del marrobbio, ovvero un rapido innalzamento del mare che si verifica in modo improvviso e imprevedibile lungo le coste della Sicilia sud-occidentale. E’ stata danneggiata anche una motovedetta dell’Arma dei Carabinieri, ma nessun individuo risulta ferito.

A dare la notizia, tramite il suo profilo Facebook, è stata la sindaca di Lampedusa e Linosa Giusi Nicolini, la quale ha sottolineato la “frenetica attività” con cui marineria, Guardia Costiera, Carabinieri e Vigili del Fuoco hanno affrontato l’emergenza nel corso della “lunga, faticosissima e tristissima notte”.

“Occorre intervenire immediatamente – ha detto il presidente della Regione Rosario Crocetta, che si è raccordato con il sindaco Nicolini e con il direttore della Protezione Civile Calogero Foti – assicurando la solidarietà della Regione siciliana all’isola di Lampedusa e ai suoi abitanti. Lunedì in giunta dichiareremo lo stato di calamità e presenteremo un emendamento aggiuntivo al collegato per consentire il ristoro ai proprietari dei pescherecci danneggiati. La solidarietà – conclude Crocetta – è la nostra scelta prioritaria e tale solidarietà è sempre stata manifestata dal mio governo all’isola di Lampedusa”.

Sono vicino alla marineria di Lampedusa colpita nella notte dal marrobbio – afferma l’assessore regionale all’Agricoltura e Pesca Mediterranea Antonello Cracolici -. Il fenomeno della  successione di alta e bassa marea, che si verifica periodicamente nel porto dell’isola, ha causato gravi danni alle imbarcazioni e alle strutture. Troveremo le modalità per far sentire vicine le istituzioni alla comunità di Lampedusa e ai suoi pescatori”.