Il turismo nel Tirreno centrale: tra Entertainment e Scienza

Si è tenuto questa mattina il workshop “Il turismo nel tirreno centrale: tra Entertainment e Scienza”, per spiegare ed annunciare le strategie economiche messe in atto per lo sviluppo di uno dei principali motori turistici ed economici italiani. Il convegno ha voluto presentare le logiche dietro agli accordi di sistema che hanno visto protagonista tre realtà importanti dell’eduteinment: Zoomarine, il Bioparco di Roma e la città della scienza di Napoli.

“Per costruire il turismo di domani occorre fare sistema. Per questo oggi avviamo una collaborazione strategica tra Zoomarine, Bioparco e Città delle Scienze di Napoli, una serie di progetti comuni sia sul versante del sviluppo turistico e dell’attrattivitá, sia sulla ricerca e l’educazione. Insieme facciamo circa 2 milioni di visitatori e oltre 1000 dipendenti, e possiamo avviare una fase comune di sviluppo che potrà arrivare a investimenti per 180 milioni di euro, con ricadute occupazionali tra dirette ed indotto di 5000 posti di lavoro. Il che in tempi di crisi rappresenta una grande opportunità da cogliere. Noi a Zoomarine stiamo facendo già la nostra parte: con ZoomarineTour stiamo mettendo in rete con noi decine di alberghi, strutture ricettive, stabilimenti balneari, campi da golf, strutture sportive, aree archeologiche e naturalistiche. Zoomarine, il Bioparco e la Città delle Scienze di Napoli possono diventare, ed in parte già sono, motori di sviluppo ed occupazione.

Abbiamo bisogno di fare sistema e tutti insieme dobbiamo cercare di costruire qualcosa che vada oltre i singoli steccati per vendere il prodotto Italia in tutto il mondo – ha dichiarato Aurelio Latella, Direttore Generale Zoomarine che prosegue – Il concetto di turismo oggi ė molto cambiato e deve essere considerato in ogni suo aspetto; bisogna costruire un’offerta che vada oltre al contenuto. La sfida si trova nell’aumentare la Customer Experience personalizzando, grazie agli strumenti online che le nuove tecnologie ci offrono, l’esperienza turistica dei circa 37 milioni di turisti stranieri ogni anno in Italia. Abbiamo la fortuna di avere 70mila bambini che vengono ad effettuare percorsi formativi ed educativi e stiamo creando un trust onlus proprio per aumentare questo servizio educativo ala cittadinanza. Unico prodotto integrazione territorio e integrazione delle nuove tecnologie e della personalizzazione dell’offerta turistica”.

“Nel Lazio ci sono circa il 40% delle eccellenze del mondo – ha commentato Stefano Zappalá, Assessore al Turismo della Regione Lazio – Zoomarine è collegato ad un sistema che nasce a Roma come Secondo Polo Turistico e che si sta rendendo protagonista del rilancio, anche economico, della nostra regione ma non solo. Allo stato attuale girano per il mondo 950 milioni di turisti e il nostro Paese ha la necessità di implementare le strutture ricettive integrandole con tutte le possibili offerte turistiche del territorio”.

Presente anche Luigi Amodio, Presidente della Città della Scienza di Napoli che nel suo intervento sottolinea: “Dobbiamo investire sulla conoscenza se vogliamo entrare nell’economia della conoscenza. La nostra è un’Istituzione nata 25 anni fa, siamo un centro di produzione scientifica ma abbiamo anche un ruolo che ci vede comunicare la scienza in maniera divertente considerando che il nostro target è composto fondamentalmente da studenti. Dal 2001 siamo il più grande museo scientifico interattivo d’Italia con 700 mq dedicati ai bambini per giocare e vivere esperienze cooperative e formative. Nel 2011 i visitatori paganti sono stati 270 mila ma sono passati per le nostre attrazioni circa mezzo milione di persone”.

D’accordo con le linee guida espresse durante l’incontro anche Paolo Giuntarelli Presidente del Bioparco di Roma: “Il rapporto fra Bioparco e Zoomarine è importante sia per finalità di marketing che scientifico/culturali. Siamo strutture diverse ma questo è da considerare un punto di forza per lavorare meglio e realizzare qualcosa di importante per la formazione e l’educazione. Dobbiamo creare un sistema turistico locale non caratterizzato per la dimensione ma per l’aspetto tematico. Siamo convinti che istituzioni come le nostre debbano assolvere al proprio ruolo di educazione ambientale sia all’interno che all’esterno della struttura integrando altre realtà del territorio che remano nella stessa direzione”.

Secondo Accenture l’adozione di un modello di sviluppo territoriale integrato per il distretto turistico laziale-campano, potrà portare solo sul polo Zoomarine, fino a 1,6-2,2 milioni di visitatori annuali, con un incremento di spesa turistica compreso tra 110 e 180 milioni di euro annui. Andrea Pagliai, Responsabile Accenture Strategy Media & Entertainment per l’Italia, dichiara: “Si tratta di un cambiamento possibile ed auspicabile per il territorio del Tirreno Centrale, portatore di opportunità di lavoro e crescita locale. Oltre a creare un ecosistema territoriale integrato è necessario poi avere un forte presidio della variabile tecnologica per competere in un contesto competitivo globale, abilitando servizi in linea con le nuove esigenze del turista prima, durante e dopo il viaggio. Il vortice della digitalizzazione ha ormai travolto anche il mondo del turismo, tuttavia la componente digitale costituirà una nuova fonte di ricavo solo per quegli operatori del settore che saranno in grado di gestirla”.