In Sicilia approvata la Finanziaria-bancomat che scontenta tutti

C’è già chi l’ha definita Finanziaria-bancomat. E’ una manovra che servirà soprattutto a pagare gli stipendi dei regionali, ma che prevede anche un nuovo mutuo da 55 milioni per la Regione, quella approvata solo all’alba di oggi dall’Assemblea regionale siciliana con 42 voti favorevoli, 21 contrari (tra cui tutti i grillini) e un astenuto. A giocare la parte del leone, come sempre accade ormai negli ultimi anni, i finanziamenti a pioggia della cosiddetta ex Tabella H a enti e associazioni varie, resuscitata nel bel mezzo della maratona notturna di sala d’Ercole.
Una manovra, la terza di quest’anno, totalmente diversa da quella approvata dalla Commissione Bilancio e approdata in aula. E’ sparita la stretta sugli operai forestali che era stata annunciata dal governo Crocetta, ma è stata anche soppressa la norma che consentiva l’aumento di capitale del Maas, il Mercato agricolo siciliano e della società interporti. Un duro colpo, quest’ultimo, soprattutto per il presidente della Regione Rosario Crocetta che ha difeso strenuamente l’articolo in aula. E’ stato anche ritirato l’emendamento del governo che bloccava le pensioni integrative nell’amministrazione regionale e in enti collegati e società partecipate.
Una maratona durata, tra varie sospensioni, quasi venti ore e che ha visto anche la spaccatura all’interno della stessa aggioranza. Un deputato del Pd diceva ieri sera, passeggiando nei corridoi di Palazzo dei Normanni: “Ormai io sono all’opporanza…”. Perché parte della maggioranza è diventata opposizione. E’ stato proprio Pd, ad esempio, a chiedere il voto segreto sulla norma per gli interporti, passata con 41 voti sui 69 presenti. Malumori anche con Articolo 4 di Lino Leanza che nel suo intervento ha detto, molto arrabbiato: “Il governo lo dica: se vuole, votiamo contro”. Ma cosa prevede questa Finanziaria approvata all’alba di oggi a Sala d’Ercole dai deputati ormai stanchi, assonnati, distrutti? Fa clamore soprattutto la soppressione nella norma sulle societa’ interporti, a cui teneva oltre al Governatore anche Confindustria. L’emendamento è stato firmato dal Pd Giovanni Panepinto, dunque ‘fuoco amico’ per Crocetta. E’ stato votato, con 41 voti (tra maggioranza e opposizione) la soppressione del finanziamento di 8,5 milioni per l’aumento di capitale. Molto duro l’intervento del capogruppo grillino Giancarlo Cancelleri sugli interporti, alla fine ha vinto proprio la linea del Movimento Cinque Stelle. Con l’aiuto di pezzi della maggioranza. Occhi puntati anche sulla norma che prevede il contributo di solidarietà per le pensioni. Sono state necessarie ben cinque riscritture per arrivare a un’approvazione della norma. Alla fine l’articolo prevede solo due fasce di prelievi fiscali. Una per le pensioni dai 50 ai 65 mila euro, a cui sarà applicata un prelievo del 5 per cento. L’altra fino a 91 mila euro, con un’aliquota del 5,5 per cento. Per le pensioni più alte, invece, varrà la normativa nazionale.
Per quanto riguarda i forestali, sono stati rimandati in commissione Bilancio tutti i commi che contenevano la stretta annunciata da Crocetta sulle indennità così come il tetto Isee per l’accesso alle giornate lavorative. Ma a fare discutere è stata soprattutto la famigerata ex Tabella H. Nessuno la vuole ma poi molti deputati hanno appoggiato il finanziamento a pioggia di enti e associazioni. L’aula ha deciso in nottata di separare l’allegato 1 cheprevede tutte le spese per gli enti collegati alla Regione e che ammonta a quasi 150milioni.
Una manovra bocciata da più parti, specie dal Movimento Cinque Stelle che subito dopo l’approvazione lamenta: “Se non fosse una tragedia, sarebbe una farsa. Sul palcoscenico della Finanziaria s’è visto di tutto: tabelle sbagliate, conti approssimativi, finanziamenti agli amici degli amici, inaudite consulenze col commissario dello Stato, un nuovo mutuo sulle spalle dei siciliani e rappezzi in corsa al rendiconto. E’ la fotografia di un esecutivo completamente allo sbando, che non è più assolutamente in grado di governare la Sicilia”. “Le poche cose buone da salvare sono arrivate proprio dal Movimento 5 stelle, che ha pensato alle imprese, portando in porto una sua norma, sottoscritta trasversalmente, che prevede finanziamenti a favore di incentivi per le imprese che assumono soggetti svantaggiati, a tempo indeterminato – dicono i grillini – Tra le pieghe della Finanziaria, che ha tagliato il traguardo dell’approvazione dell’aula anche la norma sulle pensioni d’oro, un vecchio cavallo di battaglia del Movimento”. Ma anche i sindacati, a partire da Maurizio Bernava, segretario regionale Cisl Sicilia: “Hanno approvata la finanziaria solo per fare un compitino e non gliene frega niente degli effetti economici disastrosi”. Per la Cna siciliana  “ha vinto il parassitismo.  Governo, maggioranza e opposizione hanno gettato la maschera: ci eravamo illusi, avevamo sperato in un sussulto di responsabilità che potesse dare almeno quel minimo di risposte alle legittime aspettative delle imprese produttive e alle speranze di lavoro dei siciliani. Invece, niente: perfino le norme senza impegno di spesa, come quella sui Confidi, sono state escluse dalla manovra. Non resta che prendere atto della volontà di questa classe politica di continuare a privilegiare l’assistenzialismo rispetto al lavoro vero”.