Incentivi alle imprese, ecco cosa cambia con il nuovo regolamento

Cambiano gli incentivi alle imprese. La vecchia legge De Vito, che disciplinava l’autoimprenditorialià,modificata successivamente dal decreto legislativo n.185/2000, ha lasciato il posto al nuovo regolamento ministeriale attuativo del decreto legge 23 dicembre 2013,n. 145 convertito con modificazioni dalla legge 21 febbraio 2014, n.9 cosiddetta “Destinazione Italia.

E’ stata pubblicata in Gazzetta ufficiale n.206 del 5 settembre 2015 la nuova riforma degli incentivi per l’imprenditorialità. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha definito con decreto n.140/2015, i criteri e le modalità di concessione delle agevolazioni a favore delle nuove imprese giovanili e femminili. La nuova misura comporta due novità fondamentali: gli incentivi sono destinati alle imprese di micro e piccola dimensione con sede nell’intero territorio nazionale e nuovo assetto per la compagine sociale.Con tale regolamento, il governo ha dato una nuova svolta per gli incentivi delle nuove imprese. Potranno beneficiare delle agevolazioni le imprese di micro e piccola dimensione, che oltre ad essere formate da giovani trai 18 e i 35 anni, ovvero di donne, siano costituite in forma societaria da non più di 12mesi dalla data di presentazione della domanda. Possono presentare domanda di agevolazione anche persone fisiche non ancora costituite in forma societaria, fermo restando l’ onere di costituzione entro 45 giorni dalla data di comunicazione del positivo esito delle verifiche istruttorie sul merito del piano d’ impresa.Saranno ammesse alle agevolazioni le iniziative relative alla produzione di beni nei settori dell’ industria,artigianato, trasformazioni di prodotti agricoli. Rientrano tra le spese ammissibili il suolo aziendale, i fabbricati e le opere murarie, i macchinari, gli impianti e le attrezzature, i programmi informatici e i servizi per l’ Itc, brevetti,licenze, marchi e consulenze specialistiche.Saranno finanziabili anche i costi sostenuti per la formazione specialistica dei soci e dei dipendenti.Il rimborso è previsto in otto anni con un piano di ammortamento con rate semestrali costanti posticipate, la cui decorrenza è fissata con data successiva all’ ultima erogazione del finanziamento. L’agevolazione concessa non supera il 75% della spesa ammissibile. Altresì, sono finanziate le iniziative che prevedono investimenti non superiori a 1.500.000,00. Saranno applicate sanzioni elevate per chi non provvederà a restituire il finanziamento.L’ erogazione del beneficio avviene in due modalità differenti: attraverso fatture quietanzate o attraverso fatture non quietanzate e si avvale di un conto corrente vincolato per il pagamento dei fornitori dei beni agevolati. I finanziamenti vengono erogati attraverso la procedura a sportello. I termini e le modalità di presentazione delle domande sarannopubblicate sia sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico, sia su quello dell’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo Sviluppo d’impresa S.P.A. che sul sito di Nuovaimpresaweb.it ”

di Franz Cannizzo