Inchiesta firme false a 5 Stelle: Nuti si autosospende dal gruppo parlamentare

Riccardo Nuti durante la conferenza stampa del M5S per commentare la scelta del governo di porre l fiducia sul DDL emrgenze. Roma 20/06/2013. ANSA/GIUSEPPE LAMI

Tolgo il disturbo, anzi l’imbarazzo ai miei colleghi portavoce del Movimento. E tolgo il giochino ai miei avversari. Si può sintetizzare così la lettera con cui Riccardo Nuti annuncia la sua auto sospensione dal gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle. Nuti, come si ricorderà, è indagato nell’inchiesta della procura di Palermo per le firme false alle amministrazioni amministrative del 2012 in cui lui era candidato a sindaco. “Io, Riccardo Nuti, mi autosospendo dal gruppo parlamentare 5stelle fino al termine della mia sospensione dal Movimento – scrive – . Basta alle tante mistificazioni volte a farmi fuori e a colpire il Movimento. Adesso non c’è più nulla da strumentalizzare. Con la mia scelta, i colleghi portavoce del gruppo M5s non avranno l’imbarazzo di doversi esprimere nei miei confronti in inutili riunioni, distanti dall’obiettivo: la rivoluzione culturale del Paese”. E poi aggiunge: “Ho compreso il giochino politico di partiti e avversari, per cui non voglio alimentarlo in alcun modo. Credo nel progetto che portiamo avanti da 10 anni. Dunque ho deciso di togliere il giocattolo a quanti vogliono distruggere un sogno collettivo e speciale. Confermo la mia fiducia nella Giustizia e mantengo il rispetto che ai magistrati ho sempre portato fin dall’inizio. Proverò la mia innocenza e la costante fedeltà ai princìpi del Movimento. Inoltre continuerò a dimezzarmi lo stipendio, come nei 4 anni del mio mandato. Destinerò le eccedenze al fondo per il microcredito, fiero d’aver ad oggi restituito 123mila 840 euro. Proseguirò, guardando al territorio, la mia attività parlamentare senza risparmiarmi. Denuncerò ancora conflitti di interessi, malaffare e mafie, come ho fatto in questi anni con gli atti. A testa alta”.