Irsap, Cicero se ne va e ha parole di fuoco per Crocetta: "Mi ha lasciato solo"

Irsap, Cicero se ne va e ha parole di fuoco per Crocetta: “Mi ha lasciato solo”.  Alfonso Cicero si dimette dalla guida dell’Irsap, l’istituto  che gestisce le aree industriali della Sicilia. Proprio ieri il governatore Rosario Crocetta, nel primo pomeriggio di ieri, aveva finalmente sbloccato – dopo due mesi – la conferma del dirigente ai vertici dell’ente. “Non accetto la nomina di commissario e nessun altro incarico”, afferma Cicero su “Repubblica” di oggi : “In questi tre anni – dice l’ormai ex presidente dell’Irsap – il governatore Crocetta mi ha lasciato tremendamente solo. Pur conoscendo, formalmente, larga parte della mia azione contro i sistemi affaristico mafiosi delle aree industriali della Sicilia”.

Crocetta abbia il coraggio – prosegue Cicero – di riferire i motivi per i quali mi ha chiamato per incontrarmi nel febbraio del 2014 e nel luglio 2015: mi ha avanzato indicibili richieste. Non mi sentirei per nulla tranquillo a continuare a guidare l’Irsap con un presidente della Regione condizionato anche da altri soggetti”.

“Il caso Cicero? Per me non esiste. Ho sempre apprezzato l’attività trasparente del presidente dell’Irsap. Se ho atteso finora nel rinnovargli l’incarico – dice Crocetta – è per un dubbio di natura giuridica sugli organi di gestione di questi enti”.

“La decisione – spiegava ieri un comunicato della giunta – scaturisce dal fatto che attualmente ci si trova di fronte a due leggi sulla composizione degli organi rappresentativi degli enti, che prevedono criteri diversi. Una è la norma generale del 7 maggio 2015 (art. 39) che fissa nel numero di massimo 3 i componenti degli organi di amministrazione, mentre l’articolo 7 della legge regionale n. 8 del gennaio 2012, fissa a 5 i membri del cda dell’Irsap, in rappresentanza di associazioni datoriali di categoria. La giunta pertanto, che ha già posto il quesito all’avvocatura dello Stato, nelle more della interpretazione ha deciso di assicurare una gestione in continuità con l’attività trasparente effettuata da Alfonso Cicero – già presidente e commissario di tale ente – senza vuoti gestionali”. La nomina era in stand by da tempo ed era rimasta congelata dopo l’addio di Linda Vancheri che ha lasciato l’incarico senza che sia stato nominato il suo successore.

RIBISI. “Apprendo con profondo rammarico, della decisione di Alfonso Cicero di dimettersi dalla guida dell’Irsap. Dal giorno del suo insediamento – afferma il coordinatore del Tavolo per le imprese, Filippo Ribisi – lo abbiamo sostenuto anche quando è stato destinatario di avversioni per migliorare le Aree industriali siciliane. Ed è proprio per questo fine condiviso che, aderendo alla determinata richiesta di Antonello Montante, presidente di Confindustria Sicilia, abbiamo proposto, confermandolo, il nome di Alfonso Cicero nel nuovo cda dell’Irsap.

Addolora leggere le dichiarazioni di Cicero quando afferma di essere stato abbandonato dalle imprese e, in particolar modo dal presidente Montante, perché a me personalmente questo non risulta.

Vero è, piuttosto, che Cicero, da sempre è stato sostenuto con determinazione da Montante, da Confindustria Sicilia, dalle altre Associazioni di categoria e, in sede istituzionale dall’ex assessore alle Attività produttive, Linda Vancheri, per la conferma alla guida dell’Irsap.

Perché ora Cicero affermi il contrario e arrivi addirittura a dire che Montante lo avrebbe abbandonato pone semplicemente sgomento e interrogativi rispetto ai quali siamo certi il tempo ci aiuterà a dare delle risposte”.  

VANCHERI. “Durante il mio mandato di assessore regionale alle Attività produttive, ho sempre rispettato le persone prima di tutto, le regole e le Istituzioni. La mia trasparenza è documentata da atti, azioni e documenti istituzionali, che si trovano depositati in Assessorato. È per questo che apprendo con profondo stupore, al limite dell’insopportabile amarezza, le parole pesanti di Alfonso Cicero che, nella sua lettera di dimissioni, mi descrive come una persona che avrebbe tramato contro di lui o che, peggio ancora, non lo avrebbe supportato nell’importante impegno legalitario all’interno delle aree industriali. Affermazione assolutamente infondata dal momento che il ruolo di Cicero è sempre stato strettamente collegato alla mia azione in termini sia amministrativi sia politici, essendo l’Irsap controllato al 100 per cento dall’assessorato alle Attività produttive. Chi ha lavorato al mio fianco conosce il mio spirito autonomo nell’agire e nello scegliere, il mio impegno profuso in modo incontrastato nei confronti di tutto ciò che ha avuto a che fare con l’Irsap e con le attività proposte e concordate sempre con Cicero. Adesso non mi rimane altro se non il disgusto e il dolore per le parole pesanti nei miei confronti da parte di una persona con la quale ho sempre condiviso il lavoro su questo fronte”.