Irsap ed ex Asi sotto controllo da parte della Regione siciliana

Irsap ed ex Asi sotto controllo da parte della Regione siciliana. “Bilanci ed atti gestionali dei disciolti Consorzi Asi in liquidazione e degli uffici periferici dell’ Irsap verranno passati al setaccio da una Commissione che si occuperà dello svolgimento di una ispezione straordinaria, finalizzata a acquisire informazioni e dettagli nonché accertare eventuali violazioni di legge che abbiano potuto produrre danni erariali”.

Lo annuncia l’Assessore Regionale delle Attività Produttive Mariella Lo Bello, accogliendo una istanza del Commissario ad acta Mariagrazia Brandara che nei giorni scorsi aveva perfino sollecitato questo intervento dopo essere stata destinataria di una intimidazione.

“Con la istituzione dell’ Irsap – afferma il Commissario Brandara – sono state stravolte le originarie competenze dei Consorzi Asi, oggi in liquidazione , e dei loro dirigenti. Tale delicata fase – continua- è stata spesso accompagnata da esposti e campagne mediatiche relative a presunti danni erariali e presunte irregolarità anche nel delicato settore dell’ applicazione della normativa antimafia. Per questo – chiarisce – ho chiesto all’Assessore Lo Bello, dato che l’ Irsap non è dotato di un servizio ispettivo interno, di attivare un organismo che esaminasse i bilanci e gli atti ad essi connessi”.

La Commissione della quale fanno già parte tre funzionari dell’ Assessorato delle Attività Produttive, verrà integrata anche da un funzionario dell’ Assessorato dell’Economia, a cui è stata già inoltrata la richiesta di designazione del nominativo, che affiancherà i tre già nominati.

I dipendenti degli ex Consorzi Asi di tutta la Sicilia da due mesi e mezzo senza stipendio.  “Abbiamo apprezzato i buoni propositi dell’ Assessora Regionale Mariella Lo Bello e del Commissario ad acta Maria Grazia Brandara” – dice il segretario territoriale Ragusa -Siracusa Paola Di Gregorio presente all’incontro, nel corso del quale era stato promesso  il pagamento degli stipendi arretrati.

Di contro – prosegue – , sulla finanziaria è stato previsto per l’Irsap un contributo del tutto insufficiente persino ad assicurare gli emolumenti. Da quando si sono volute chiudere le Asi, l’Irsap non è riuscito a portare avanti nessuna politica di gestione, lasciando in condizioni di abbandono e degrado le zone industriali alle prese con mille carenze che rendono le aree sempre meno appetibili a potenziali investitori e lasciando le aziende insediate a lavorare in condizioni disagiate. Inoltre, ci sembra doveroso rammentare all’assessore alle attività produttive, non c’è traccia del piano che dovrebbe definire gli obiettivi.”

Il sindacato rimprovera anche la mancata approvazione della pianta organica, cosa che di fatto impedisce il passaggio dei dipendenti dai Consorzi all’Irsap, “né si capisce – ancora la Di Gregorio – come ciò possa essere realizzato, visto che l’Irsap è costretto a fare i conti con sostanziosi tagli ai finanziamenti da un ente amministrato con grande approssimazione notiamo una politica assente e indifferente al futuro dei lavoratori e dell’economia del territorio. I ritardi della corresponsione degli stipendi stanno assumendo carattere ricorrente.

“La privazione dello stipendio ha determinato grave nocumento alla dignità personale e rilevanti disagi sotto l’aspetto sociale ed economico ai dipendenti tutti che, non di rado, costituisce l’unico mezzo di sostentamento per la loro famiglia.In conclusione, o si rimette l’Irsap in grado di funzionare o si chiude tutto, lasciando agli Enti territoriali la gestione delle proprie aree industriali, garantendo e salvaguardando le professionalità di tutto il personale”.

AGRIGENTO.  Il dirigente responsabile dell’ area contabile del Consorzio Asi di Agrigento, Rosario Gibilaro, è stato licenziato dall’ Irsap. La decisione arriva in seguito a una sentenza della Corte di Cassazione, emessa il 14 luglio scorso.

Il ricorso era stato proposto l’ anno scorso dall’ allora presidente dell’ Irsap, Alfonso Cicero, contro la sentenza della Corte d’ Appello di Palermo che nel 2014, per vizi procedurali, aveva confermato il reintegro in servizio del dirigente. La Cassazione ha dichiarato inefficace l’ impugnativa del licenziamento avanzata da Gibilaro e di fatto ha messo la parola fine alla sua esperienza lavorativa di dirigente dell’ ente che ha inglobato i vecchi consorzi Asi.