Isnello: troppa burocrazia, chiudono due alberghi storici

Chiudono gli alberghi Baita del Faggio e Piano Torre a Isnello. "Questo purtroppo – si legge in una nota di Federalberghi Palermo – è il triste epilogo di una vicenda che da anni vede in continuo conflitto l'amministrazione comunale di Isnello contro le uniche realtà ricettivo/alberghiere rimaste nell'intero territorio di Piano Battaglia. Una famiglia storica di albergatori, quella dei Mogavero, che fino ad oggi è sopravvissuta alla crisi di un territorio poco sostenuto a livello turistico e per di più vessato da un'amministrazione poco sensibile allo sviluppo economico". L'annuncio dell'imminente chiusura arriva in Federalberghi da parte degli operatori che ormai esausti, si arrendono alla pesante e soffocante azione burocratica che non lascia spazio a soluzioni diverse.
Secondo l'associazione degli albergatori, negli ultimi anni, tutte le iniziative inoltrate dai Mogavero, volte al miglioramento della propria offerta ricettiva al fine di renderla più attraente e contemporanea alle esigenze del mercato, sono state bloccate da cavilli burocratici apparentemente insormontabili. "L'antica vicenda Tarsu- prosegue il comunicato – oggi pone il colpo di grazia alle stesse imprese alberghiere che si sono viste recapitare l'intimazione di pagamento di € 350.000 e il pignoramento immediato alla mancata erogazione dello stesso a breve termine. Ogni tentativo effettuato negli anni al fine di sensibilizzare un'amministrazione, a questo punto volutamente cieca e sorda, e' sempre stato vano". Duro il monito del presidente provinciale di Federalberghi Nicola Farruggio: "Un'amministrazione che non sostiene le imprese del proprio territorio, in un momento particolare di crisi come quello del territorio madonita che vede chiudere, peggio che mai, i mesi estivi, non può che definirsi come ostacolo allo sviluppo turistico.  Gli imprenditori al collasso, invece che vessati, dovrebbero essere incentivati e supportati proprio dalle amministrazioni. Il caso della famiglia Mogavero non può e non deve passare inosservato. Mi auguro – conclude Farruggio – che il buon senso prevalga affinché la controversia non determini, come sempre, l'ennesimo epilogo negativo di realtà ricettive che hanno offerto fino ad oggi e da soli gli unici servizi di accoglienza e promozione del territorio".