La battaglia tra Regione e Ustica Lines mette in ginocchio le isole minori siciliane

Sempre più gravi disagi  nelle Eolie, nelle Pelagie e nelle Egadi per la decisione di Ustica Lines di interrompere i collegamenti per un contenzioso con la Regione. Durissima la protesta dei sindaci delle isole minori per i gravi danni alle popolazioni e al turismo.

Ustica Lines nei giorni scorsi aveva annunciato l’avvio della procedura di licenziamento di oltre 400 dipendenti causa di debiti pregressi che la Regione Siciliana non ha ancora ripianato.

Ma oggi dall’assessorato regionale alle Infrastrutture hanno fatto sapere che il mancato pagamento non è discrezionale. Ustica Lines, spiegano, opera in base ad un affidamento provvisorio per motivi di urgenza, e non ancora in forza di un contratto. “In tal caso, anche su parere dell’Avvocatura dello Stato, la Regione si deve muovere con prudenza. E finché non sarà formalizzato il contratto, non è possibile versare integralmente le somme vantate dall’azienda di navigazione”. Inoltre, l’assessorato afferma di aver già versato alla Ustica Lines circa 20 milioni di euro, pari al 50% di quanto dovuto, a titolo di anticipazione. “Per di più, se la società, come da noi richiesto, dovesse farci avere una nota spese – concludono dall’assessorato -, siamo pronti a versare i costi di carburante e personale e tutte le altre spese vive, nelle more che la questione si possa definire”.

Lo stop ai collegamenti ha creato, intanto, un vero e proprio terremoto. Il Consiglio comunale di Favignana si riunirà in seduta straordinaria lunedì prossimo per discutere e valutare eventuali azioni conseguenziali, si legge nella convocazione firmata dal presidente Ignazio Galuppo, ai “gravi disservizi per l’interruzione dei collegamenti marittimi”.

Durissima la reazione di Federalberghi Eolie e isole minori della Sicilia. Il presidente Christian Del Bono parla di “insensato braccio di ferro tra la Ustica Lines e la Regione – i cui danni, aggiunge – stiamo cercando di tamponare attraverso la richiesta di corse aggiuntive a Siremar Compagnia delle Isole, per garantire i servizi essenziali ai turisti e alle comunità locali. Non ci interessa entrare nel merito di chi abbia torto o ragione – sottolinea, poi, Del Bono -, il problema va risolto con estrema rapidità. Pertanto, la nostra richiesta al presidente Crocetta e all’Assessore Pizzo è semplice: la Regione trovi una soluzione. Dal nostro canto – conclude il presidente di Federalberghi Eolie e isole minori della Sicilia – stiamo valutando con i nostri legali, oltre alla possibilità di procedere per il risarcimento dei danni procuratici, anche quella di chiedere l’intervento della Procura della Repubblica per interruzione di pubblico servizio”.

Il presidente della Regione Rosario Crocetta, intanto, ha convocato per domani mattina i sindaci delle isole minori.

La Uil Trasporti Trapani si schiera ed esprime solidarietà e vicinanza ai lavoratori dell’Ustica Lines che rischiano di perdere il proprio posto di lavoro. Il segretario Giuseppe Tumbarello  si è dimostrato vicino a seguito della vertenza tra la compagnia di navigazione e la regione Sicilia, che ha portato da ieri allo sospensione dei collegamenti da e per le Isole Egadi.

La Uil Trasporti – afferma Tumbarello – si è già messa a lavoro, a livello locale e a livello regionale, per difendere i diritti di questi lavoratori. La vicenda ha dell’assurdo. Da un lato, infatti, si toglie il lavoro a 400 operatori dell’Ustica Lines, dall’altro lato si va a intaccare un settore produttivo importantissimo qual è quello turistico per le isole Egadi, proprio alle porte della stagione estiva. Mi auguro che l’incontro in programma per domani tra i sindaci dei territori interessati alla vertenza e il Governatore Crocetta abbia esito positivo”.

Anche l presidente del consiglio comunale di trapani Peppe Bianco a nome dell’intero consiglio si schiera al fianco dei lavoratori della Ustica lines che rischiano il posto di lavoro , e degli abitanti delle Egadi che so trovano in enormi difficoltà per il fermo dei mezzi della società. “È un fatto gravissimo – dice Bianco – e se necessario proporrò un consiglio straordinario sulla questione”.