La Bce vede l’economia europea in netta ripresa ma “i tassi rimarranno ancora bassi”

Ottimismo e fiducia: è quanto esprime l’ultimo bollettino dell’anno della Bce, guidata da Mario Draghi: “L’espansione economica nell’area dell’euro continua a essere sostenuta e generalizzata nei diversi paesi e settori”, si legge. “La crescita del Pil in termini reali è sostenuta dalla crescita dei consumi privati e degli investimenti, nonchè dalle esportazioni, che beneficiano della ripresa generalizzata a livello mondiale. I risultati dell’ultima indagine e i dati più recenti confermano una robusta dinamica espansiva”.

I tassi di interesse rimarranno invariati “sui livelli attuali per un prolungato periodo di tempo, e ben oltre l’orizzonte degli acquisti netti di attivita. Un ampio grado di accomodamento monetario è ancora necessario per assicurare un ritorno dell’inflazione verso livelli inferiori ma prossimi al 2 per cento”.

Secondo il Bolletitno, la valutazione economica del Consiglio direttivo riflette un’espansione dell’attività nell’area dell’euro che continua a essere solida e generalizzata nei diversi paesi e settori. “La crescita del PIL in termini reali è sostenuta dalla crescita dei consumi privati e degli investimenti, nonché dalle esportazioni, che beneficiano della ripresa generalizzata a livello mondiale. I risultati dell’ultima indagine e i dati più recenti confermano una robusta dinamica espansiva. Anche l’economia internazionale continua a espandersi a ritmi sostenuti, e la ripresa evidenzia segnali di sincronizzazione a livello mondiale. Le condizioni di finanziamento nell’area dell’euro sono rimaste molto
favorevoli”.

“Dal 7 settembre i rendimenti dei titoli di Stato dell’area dell’euro sono lievemente diminuiti. Anche i differenziali sulle obbligazioni societarie si sono ridotti, mentre le quotazioni azionarie delle società non finanziarie (SNF) sono salite. Nel contempo, le valutazioni delle obbligazioni e delle azioni societarie hanno continuato a essere sostenute dalle solide prospettive economiche. Sui mercati dei cambi l’euro è rimasto sostanzialmente stabile negli ultimi mesi.
In prospettiva, le proiezioni macroeconomiche per l’area dell’euro formulate in dicembre dagli esperti dell’Eurosistema prevedono una crescita annua del PIL in termini reali pari al 2,4 per cento nel 2017, al 2,3 per cento nel 2018, all’1,9 per cento nel 2019 e all’1,7 per cento nel 2020. Rispetto all’esercizio svolto dagli esperti della BCE lo scorso settembre, le prospettive di crescita del PIL sono state riviste al rialzo in misura considerevole. Ci si attende che l’espansione economica in atto nell’area dell’euro continui a essere sostenuta dalle misure di politica monetaria della BCE. Inoltre, la spesa privata e la crescita dei consumi sono sospinte dalle minori necessità di riduzione della leva finanziaria e dal miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro. I miglioramenti nella redditività delle imprese e le condizioni di finanziamento molto favorevoli continuano a promuovere la ripresa degli investimenti societari. Nel contempo, gli esportatori dell’area dell’euro stanno beneficiando della perdurante espansione economica”.