La Cgil: Irsap sull’orlo del collasso

“Non è ancora nato ma potrebbe ritrovarsi già con debiti per 200 milioni di euro ereditati dalle vecchie Asi. Non solo: nel bilancio regionale i fondi destinati all’Irsap per il pagamento degli stipendi sono poco più della metà di quanto sarebbero necessari ”. A lanciare l’allarme dopo l’incontro di qualche giorno fa con il neo commissario dell’Irsap, Cicero, è Fp Cgil Sicilia. “Il neo commissario – dice Enzo Abbinanti della segreteria regionale – ha aperto un percorso di concertazione importante con le parti sociali ma ha anche messo finalmente le carte sul tavolo mostrando tutte le complessità legate al nuovo istituto, nonostante lo stesso venga ritenuto essenziale per il supporto delle imprese industriali e artigianali dell’isola”. Da definire per far decollare finalmente l’Irsap – nato dalla soppressione (ancora in corso) degli ex Consorzi Asi – ci sono vari aspetti, a cominciare, dice Abbinanti “dalla definizione della dotazione organica che la legge aveva stabilito che dovesse avvenire entro 150 giorni dalla sua emanazione”.
“Il nodo più grosso da sciogliere – spiega Abbinanti – sono però le situazioni debitorie delle gestioni separate degli ex Consorzi: circa 200 milioni complessivi, tra i quali c’è una enorme “tegola”, ultima arrivata in ordine di tempo, di 25 milioni di decreto ingiuntivo al Consorzio di Agrigento per tributi non pagati, in gran parte relativi all’IVA. Per mettere in sicurezza l’Irsap serve una norma o atto interpretativo che scongiuri la possibilità che i creditori si rivalgano sull’Irsap per debiti contratti dalle gestioni consortili. Alla stessa stregua, Cicero ha evidenziato lo storno indebito di circa la metà dello stanziamento di 2,6
milioni per le spettanze dei lavoratori operato da alcuni Consorzi per fare fronte ad altre uscite”. Fp Cgil, riferendosi al contesto delineato da Cicero, si è dichiarata preoccupata rispetto alla possibilità dell’Ente di garantire sul piano economico il personale, anche per lo stanziamento annuo di circa 12 milioni previsto in bilancio e “assolutamente insufficiente a coprire il reale fabbisogno”. Tra le priorità evidenziate da Fp Cgil Sicilia e dalle altre sigle confederali che hanno sottoscritto un documento unitario c’è l’esigenza di: garantire la regolare erogazione degli stipendi, comprese quelle arretrate vantate da alcuni Consorzi, come quello di Agrigento, che reclama per il personale quattro mensilità arretrate più la tredicesima; affrontare subito il tema della dotazione organica trovando soluzioni per garantire i livelli occupazionali del personale a vario titolo in servizio presso le ex Asi; definire un piano per la stabilizzazione del personale con contratti a tempo determinato o proveniente da processi di mobilità, come ad esempio i lavoratori ex Coem di Catania.
Sindacati e commissario si sono dati appuntamento a fine Febbraio per un nuovo incontro.