La crisi dell’Ast. Benigno (Cisl): “La Regione intervenga subito”

“Pur condividendo le preoccupazioni dell’Anav sulle conseguenze dei tagli regionali al trasporto pubblico locale, non pur possiamo che criticare la presa di posizione dell’Associazione, assunta senza nemmeno aver avviato un ragionamento in un tavolo regionale che passa attraverso la riorganizzazione della concessione del servizio”.  Ad affermarlo è Amedeo Benigno Segretario regionale Fit Cisl Trasporti commentando l’annuncio dell’Anav sulle procedure di licenziamento per i lavoratori del settore a seguito dei tagli dei contributi regionali.

E intanto annunciano i tagli alle corse che metterebbero a rischio 180 posti di lavoro, i dirigenti dell’Ast che oggi hanno incontrato i sindacati. Nel nuovo piano d’impresa ad essere dismessi saranno oltre 4mila e 800 chilometri, nel dettaglio la dismissione dei servizi urbani ad Acireale, Augusta, Caltagirone, Chiaramonte Gulfi, Gela, Lentini e Carlentini Ragusa, Gela Salemi e Siracusa.

Saranno ridotti invece del 20% i servizi a Barcellona Pozzo di Gotto, Milazzo, Modica , Paternò e Scicli. Saranno dismesse anche altre linee extraurbane in provincia di Catania, Enna, Ragusa, Trapani e Palermo.  “E’ un piano d’impresa che critichiamo fortemente e da rivedere – spiega Benigno non condividiamo i tagli al trasporto urbano, la Regione deve intervenire subito. Siamo fortemente preoccupati anche per il ritardo nell’erogazione dei contributi dovuti all’Ast dai comuni, e per questo assieme all’Azienda abbiamo preparato un emendamento da proporre all’Ars per far sì che le somme giungano direttamente nelle casse dell’Ast senza ulteriori passaggi”. Benigno aggiunge “nel corso della prossima riunione affronteremo il tema della riorganizzazione del lavoro, ogni dipendente deve essere utilizzato nella mansione per cui è stato assunto. L’Azienda dal canto suo si è impegnata a portare avanti la riorganizzazione più efficace e a rivedere la condizione del parco auto”. Infine sul progetto di fusione aggiunge “riteniamo utile accelerare il processo di fusione per incorporazione in modo da stabilire una sorte di regia pubblico-privato. E per la riduzione dei costi, siamo dell’idea che all’Ast occorrano per una gestione snella all’insegna dei risparmio, solo tre dirigenti “.