La Fillea: a Palermo opere bloccate per 124 milioni

“A Palermo ci sono opere cantierabili per 124 milioni ferme. Alcune sono incagliate nei fallimenti, altre potrebbero ripartire subito. Per sbloccarle, ed è questa la nostra richiesta all’amministrazione, basterebbero opportune manovre correttive e finanziarie, tra cui il ricalcolo dei costi della manodopera, dei materiali e degli oneri aggiuntivi intercorsi da quando i lavori sono stati bloccati”, dichiara il segretario della Fillea Cgil di Palermo Francesco Piastra.

Oggi dal direttivo della Fillea, riunito alla Cgil di Palermo, è stato lanciato l’appello di sbloccare le opere in stand by da anni per dare risposte alla città e alle migliaia di disoccupati del settore, che nei mesi scorsi hanno manifestato e dato corso anche all’occupazione della sede dell’assessorato al Centro storico per chiedere il lavoro.
Il segretario della Fillea, Francesco Piastra, raccogliendo l’invito, incalza l’amministrazione comunale: “Avevamo chiesto al vicesindaco, a seguito delle occupazioni, di fare un monitoraggio delle opere pubbliche in corso d’appalto e di quelle ferme. E il vicesindaco aveva preso l’impegno a convocarci al più presto. Ma non si è mosso più niente. Non capiamo perché l’amministrazione comunale ancora non abbia attivato il tavolo né abbiamo notizie del monitoraggio, che serviva a dare risposte immediate ai disoccupati”.

Tra le opere già finanziate, ma da tempo in fase di stallo, che secondo la Fillea bisogna portare avanti ci sono: il raddoppio del ponte Corleone (21 milioni già stanziati), la manutenzione del ponte Oreto (3,8 milioni di fondi Fas), il collettore sud orientale di piazza Indipendenza (28 milioni), il sottopasso di via Perpignano (30, 830 milioni), le nuove fognature di via Messina Marine (14,475 milioni), la manutenzione del ponte Corleone (20 milioni), il canale di Boccadifalco (3,740 milioni) e la pulizia dei canali di gronda della città (2 milioni).