La Finanziaria dell'Ars: 60 milioni di debiti fuori bilancio, 35 di contributi vari

Arrivano all’Ars 60 milioni di euro di debiti fuori bilancio della Regione Si tratta di decreti ingiuntivi, pignoramenti a pioggia, risarcimenti, spese legali.  Sono somme, lo ricordiamo,  per le quali non esiste un effettivo impegno di spesa. E che si aggiungono ai 132 milioni di euro ai quali un mese fa ha dato il via libera Sala d’Ercole. Nel calderone c’è un po’ di tutto:  anche somme destinate a enti come il Mercato Agroalimentare al quale l’Ars dovrà “riconoscere” 4,4 milioni di euro.  “Si tratta – si legge negli atti allegati alla delibera – dei disavanzi registrati dalla società negli anni scorsi per il ripianamento dei quali gli altri soci ne hanno già formalizzato il relativo intendimento, in assenza del quale sarebbe pregiudicata la continuità aziendale e la rinegoziazione del debito contratto dalla società con un pool di banche”. Ci sono somme poi ad altre spa come Sicilia e-servizi che dovrà “regolarizzare” una somma superiore a 1,7 milioni di euro.

Tra i debiti da riconoscere spuntano anche 705 mila euro per il Consorzio di bonifica di Trapani, 810 mila euro per quattro prefetture siciliane come riconoscimento delle spese relative alle ultime elezioni regionali, 602 mila euro alla Resais per fatture riguardanti il costo del lavoro dei guardiani di siti minerari dal 2003 a oggi, oltre 4,3 milioni andrà alla Immobiliare Strasburgo in seguito a una recentissima messa in mora da parte dell’azienda nei confronti della Regione, quasi 1,9 milioni serviranno per regolarizzare le spese della convenzione con Enac (l’ente nazionale per l’aviazione civile), quasi 72 mila euro dovrà andare alla società in liquidazione Multiservizi spa e infine oltre 1,7 milioni di euro a Sicilia e-servizi come quota per l’attività del 2015. Poi ci sono i pignoramenti e i decreti ingiuntivi. Si tratta di oltre 40 milioni di euro.

Poi ci sono 35 milioni di euro di contributi.  Ex Province, Comuni e corsi di formazione dell’obbligo scolastico  si divideranno la fetta più grossa. All’università Kore di Enna Crocetta prevede di erogare un milione. E 250 mila euro andranno al Brass Group di Palermo per il Museo del jazz.  Un milione e 74 mila euro è  destinato alle «scuole di servizio sociale»: enti che si stanno occupando di tirocini formativi e orientamento per assistenti sociali. Ci sono anche 400 mila euro per l’autodromo di Pergusa. E 2 milioni per gli enti gestori di riserve naturali, cioè per le associazioni ambientaliste che si occupano della manutenzione.  Ai Pip di Palermo vanno un milione e 136 mila euro.  Ai trattoristi dell’Ente sviluppo agricolo sono destinati un milione e 870 mila euro. Per i precari che a Enna e Caltanissetta sono impegnati nei cosiddetti cantieri di servizio sono pronti 3 milioni e 362 mila euro. Ai precari dei Comuni in dissesto vanno un milione e 300 mila euro. Una seconda norma attribuisce altri 1,6 milioni ai Comuni in crisi per la riduzione delle royalties sugli idrocarburi: anche queste somme serviranno per i precari. Mentre per i precari delle ex Province sono pronti 3,4 milioni. Per pagare gli straordinari ai custodi dei beni culturali impegnati durante le vacanze natalizie sono stati stanziati 90 mila euro, che gestirà la Sas. Per gli stipendi all’Irsap pronti 12,4 milioni. Crocetta ha fatto anche prevedere una spesa di 250 mila euro per i comandati da altre amministrazioni che andranno a rafforzare l’Ufficio legale della Regione in attesa di futuri concorsi.

La Regione formerà poi  un pool  di esperti che si occuperà di mettere a punto le procedure per aprire il mercato delle autolinee e per riformare il Consorzio autostrade siciliane. Nella manovra che la giunta ha appena approvato e che attende ora il voto dell’Ars c’è una norma che stanzia 350 mila euro: somme con cui l’assessorato alle Infrastrutture creerà una squadra di esperti in valutazioni, contabilità e business plan. Saranno selezionati con un apposito bando.