La "permacultura" in Sicilia ai piedi dell'Etna

La “permacultura” si affaccia in Sicilia. Si tratta dell’azienda agricola Casa di Paglia Felcerossa, che tramite i principi della Permacultura, è riuscita a realizzare un ambiente sostenibile, equilibrato e bello. Lo racconta un articolo de La Stampa, nella sezione Tuttogreen, che spiega anche di cosa si tratta:

Potrebbe sembrare un sogno utopico, invece è realtà. Si tratta dell’azienda agricola Casa di Paglia Felcerossa, che tramite i principi della Permacultura, è riuscita a realizzare un ambiente sostenibile, equilibrato e bello. Energie rinnovabili, bioedilizia, agricoltura naturale, costruzione di relazioni, apprendimento attivo e turismo responsabile sono gli ingredienti miscelati da Toti Domina e Tiziana Cicero per costruire un’oasi green ai piedi del vulcano. “Con i nostri figli abbiamo deciso di prendere un terreno da difendere e custodire sull’Etna e di costruirci una casa con tamponamento in balle di paglia attuando i principi della Permacultura: progettazione e costruzione di un ecosistema sostenibile e autosufficiente. In poche parole cura di sé, cura della terra, condivisione delle risorse”.  

Solo materiali naturali, come legno, paglia, argilla, calce e canne, per costruire il loro angolo di paradiso, in armonia con la natura. Gli obiettivi della Permacultura (parola coniata negli anni ’70 da Bill Mollison e da David Holmgren) sistema integrato di progettazione, conservazione consapevole ed etica di ecosistemi produttivi, sono la difesa della diversità, della stabilità e della flessibilità degli ecosistemi naturali. Nata per preservare la natura da un’agricoltura intensiva che impoverisce e sfrutta eccessivamente il terreno, oggi si può definire come permanent culture, una cultura a 360 gradi basata sui bisogni reali dell’uomo, integrato armoniosamente con l’ecosistema.  

Non solo un modello di progettazione, ma una filosofia di vita, che ha tra i benefici “la capacità di rieducarci alla bellezza, per noi ma soprattutto per i nostri figli” afferma Toti Domina. “Oltre infatti al miglioramento del suolo e alla riduzione dell’impatto ambientale, realizziamo attività formative, come laboratori sul feltro e sul cioccolato modicano, promuoviamo il turismo responsabile e la creazione di un ambiente a misura di bambino”. Un progetto molto ambizioso, ma non isolato. Infatti nella provincia catanese sono presenti diverse aziende agricole e gruppi di persone che hanno sposato la Permacultura, che nell’ottica di creare di reti solidali e comunitarie attraverso lo scambio di buone pratiche e la realizzazione di incontri di mutuo aiuto, prestano suggerimenti e forza lavoro gratis a chi volesse convertire la sua tenuta ai principi della Permacultura. In modo responsabile e solidale, attraverso brevi slogan/principi come “il limite è nella tua immaginazione” o “il problema è la soluzione”, la permanent culture si sta diffondendo sempre più nella provincia catanese, mettendo in moto una green revolution, una rivoluzione che riporti l’uomo, anzi gli uomini (non più isolati, ma insieme) alla natura, alla bellezza genuina e all’armonia.