La Sicilia ha certificato la spesa, nel 2014, di più di 800 milioni di euro del piano Po-Fesr

Un punto a favore di Crocetta. Il suo governo, nel 2014, ha speso e certificato 800 milioni di fondi dell’Unione Europea del piano Po – Fesr 2007 – 2013.  Un piccolo record. In particolare si tratta di 878 milioni di euro, il che significa che, per il 2014,  non saranno restituite risorse a Bruxelles perché non spese.
Per fare un paragagone, basta pensare che il piano, avviato nel 2007, a fine 2012 presentava una spesa certificata per 848 milioni. Quindi nel 2014 si è fatto di più che nei sei anni precedenti l’elezione di Crocetta.  La spesa certificata complessivamente ammonta a circa 2,8 miliardi. L’Ue per il periodo 2007-2013 aveva assegnato alla Sicilia, in quanto regione dell’Obiettivo Coesione, 4 miliardi e 360 milioni circa. Entro la fine del 2015, dovranno essere certificati ulteriori 2,5 miliardi. A dare un accelerata, comunque, è servita anche la decisione del governo italiano di chiedere all’Ue di elevare il confinanziamento, portandolo dal 50 al 75%. Inoltre ha funzionato anche il PAC, il Piano di Azione e Coesione, cancellato adesso dal governo Renzi. Per la Sicilia significa una perdita di un miliardo e 200 milioni, tra cui i 450 milioni del piano giovani.

Qui c’è la situazione dei finanziamenti alla Sicilia aggiornata dal portale OpenCoesione.