L’allarme: il commissariamento degli Ato idrici comporterà la perdita dei finanziamenti comunitari

L’imminente commissariamento degli Ato idrici tinge di nero una delle pagine più controverse della politica regionale degli ultimi due anni. Come noto, la commissione Ambiente lavora al testo dall’inizio della legislatura ma, a causa dei continui rimpasti di governo (ben 3 assessori al ramo in due anni), ha subito forti rallentamenti. In questo delicato momento serve da parte di tutti i gruppi dell’Ars e dal governo regionale un atto di responsabilità, affinché si possa addivenire in tempi rapidi alla definizione del testo. “Il tavolo di concertazione con le associazioni promotrici del disegno di legge di iniziativa popolare ha prodotto i suoi frutti, ora è il momento di chiedere il voto ai parlamentari”. Così il deputato M5S Giampiero Trizzino, presidente della IV commissione Ambiente e territorio.

Interviene anche la parlamentare Valentina Palmeri, presidente della sottocommissione al disegno di legge sul servizio idrico: “Oggi la IV commissione ha stigmatizzato la posizione assunta dalla commissione Bilancio dell’Ars nell’ultima finanziaria, che ha ritenuto inammissibile un emendamento, a mia firma, votato favorevolmente dagli stessi deputati componenti e col parere favorevole del governo, volto all’individuazione degli enti di governo e che avrebbe scongiurato il commissariamento e la perdita dei finanziamenti comunitari. In commissione Bilancio avevo ampiamente spiegato le motivazioni sulle quali poggiava l’emendamento e i rischi concreti ai quali si andava incontro. Nonostante questo, il presidente della II commissione Dina l’ha ritenuto inammissibile senza dare spiegazioni, e la maggior parte dei presenti di tutti gli schieramenti, molti sempre in prima fila sul tema dell’acqua, non ha battuto ciglio”.

“Non solo la perdita dei finanziamenti comunitari sul depurativo, già annunciata dalla collega Palmeri nonché dagli organi di stampa – conclude la deputata Cinquestelle Angela Foti – ma anche sanzioni sono pronte a scattare a carico della Regione. E’ bene che i cittadini sappiano che l’ostruzionismo da parte della maggioranza a pagarlo saranno i siciliani”.