A Lampedusa posata prima zolla del manto erboso del nuovo campo di calcio

Il ministro per lo Sport, Luca Lotti, il sindaco di Lampedusa e Linosa, Giusi Nicolini, il vicepresidente della Lega Nazionale Professionisti B, Andrea Corradino, e Gianluigi Pocchi, di B Solidale Onlus, hanno posato oggi la prima zolla del manto erboso del nuovo campo di calcio di Lampedusa.

“The Bridge – Un Ponte per Lampedusa” è un progetto che prevede la realizzazione di uno stadio sull’isola, che nel suo primo stralcio sarà pronto in autunno, e, contestualmente, il sostegno alle associazioni locali per le attività sportive, sociali, formative, scolastiche e di integrazione per i prossimi cinque anni.

“L’idea nasce per dare un segnale di attenzione a una straordinaria comunità di italiani, sempre pronta a salvare, assistere e accogliere, ma anche a chi, grazie a questa umanità, ritorna a sperare nella vita”, si legge nel comunicato diffuso dalla Lega Nazionale Professionisti B.

“L’auspicio è che lo stadio possa diventare il principale centro di aggregazione dell’isola, permettendo ai giovani delle squadre di calcio locali, agli studenti di tutti i livelli scolastici e ai ragazzi immigrati ospiti del centro di accoglienza di beneficiare di una serie di opportunità sportive, di percorsi formativi e di integrazione”, si precisa nella nota diffusa dalla Lega B, rappresentata per l’evento dal vicepresidente Andrea Corradino.

“Come amava dire Giorgio La Pira, c’è bisogno di “costruire ponti per abbattere i muri” e lo sport, da questo punto di vista, non è solo divertimento ma anche uno strumento formidabile di inclusione e integrazione. Allo stesso modo, un vero campo da calcio, dove giocare insieme agli amici, alla propria squadra, non è solo una struttura sportiva. E’ un luogo dove si crea comunità – scrive su Fb il ministro per lo Sport, Luca Lotti -. Dove trovarsi è una festa, dove non esistono barriere o disuguaglianze di alcun tipo, c’è solo da correre e stare insieme, due squadre e un pallone. Ecco perché oggi sono davvero felice di partecipare alla giornata di festa, a Lampedusa, in cui si da’ il via al progetto “The Bridge – Un ponte per Lampedusa”, che comincia con la posa della prima striscia di prato del nuovo campo. A settembre i lavori dovranno essere conclusi, e vigileremo sul rispetto della tempistica. Quest’isola, come sappiamo, è un posto speciale. E’ la porta che il nostro Paese tiene aperta per accogliere chi fugge da guerra e miseria, dopo un viaggio estenuante. Molti tra questi sono ragazzi”. “Non ci poteva essere, credo, gesto migliore da parte delle Istituzioni e del mondo del calcio che attivarsi per costruire un luogo bello e sicuro dove condividere passione e impegno sportivo. E’ un primo, importante, risultato reso possibile dal gioco di squadra tra Comune, Regione Sicilia, Lega B, Associazione Italiana Calciatori e Enel Cuore Onlus. Grazie a tutti loro, per aver creduto nell’idea di gettare un ponte verso il futuro, quello migliore, che a volte ha l’immagine di un gruppo di ragazzi che giocano a calcio, senza differenze, solo due squadre. E un pallone”.

“Oggi è una giornata importante perché si realizza un sogno che i ragazzi di Lampedusa hanno sempre avuto e nel frattempo sono invecchiati…”. Lo ha detto all’Adnkronos Giusi Nicolini, sindaca di Lampedusa. “E’ una operazione di grande significato – aggiunge il primo cittadino – un ponte per Lampedusa, investimenti privati, opera completamente ecosostenibile, con un prato naturale e artificiale che si innaffierà con acqua di mare”.